Nel 2016 nasce il Premio internazionale Casa della poesia “Regina Coppola. Pubblichiamo il video della prima edizione del Premio che documenta il reading della vincitrice Barbara Korun, accompagnata dal maestro Gaspare Di Lieto.
Il Premio internazionale Casa della Poesia, è stato fortemente voluto dalla famiglia Cavallo-Coppola in piena sintonia con la Casa della Poesia di Baronissi-Salerno, per mantenere vivo il ricordo di Regina Coppola (16 giugno 1956 – 6 giugno 2015), la cui sensibilità verso i valori estetici e di solidarietà sociale sono ben noti a quanti l’hanno conosciuta. Il Premio, improntato alla sobrietà e all’assoluta indipendenza, non ha richiesto e non riceve patrocini o contributi da parte di Enti o Istituzioni pubbliche e private. Esso intende valorizzare il lavoro svolto da una donna nel corso degli anni in campo letterario e che sia stato affiancato da un rilevante impegno civile e sociale. E questo come omaggio a Regina Coppola e nella piena consapevolezza delle maggiori difficoltà ancora oggi affrontate dalle donne per emergere in ogni campo.
La giuria, presieduta da Raffaella Marzano e composta da Stefania Zuliani, Giancarlo Cavallo, Sergio Iagulli e Francesco Napoli, ha deciso di attribuire il primo Premio internazionale Casa della Poesia “Regina Coppola” a BARBARA KORUN, con la seguente motivazione:
La poesia della slovena Barbara Korun, tradotta e pubblicata in dodici lingue, sovversiva, onesta ed ironica, è il felice esito di un lavoro consapevole sia della grande tradizione letteraria del novecento, nel cui solco si inserisce con forte originalità, sia del valore della propria femminilità. I suoi versi, spesso sussurrati e tuttavia sempre vigorosi, riescono a trasmettere un messaggio positivo, non solo quando affrontano tematiche quali l’amore e l’erotismo, cui tanto bene la lingua slovena si presta (infatti possiede, oltre a singolare e plurale, anche il duale, specifico per coppie di persone o oggetti), ma perfino quando tratta il tema della morte che viene accettata in maniera naturale, quasi gioiosa (“il pensiero della morte è come / un soffice cuscino”, “la morte è come una sorella”, “la morte è […] una grande amica”). La poetica della Korun abbraccia oltre ai già citati specifici ambiti della condizione femminile e dell’amore, anche la Storia, l’attualità, l’ambiente, illustrati sempre con grande sensibilità e capacità di analisi, con il coraggio e la voglia di porsi domande, anche quelle a cui è difficile dare una risposta.
Ma Barbara Korun è una donna coraggiosa non solo in campo letterario: da tempo, infatti, è impegnata come volontaria nei campi di accoglienza dei profughi in Slovenia, dove svolge anche mansioni prettamente materiali, testimoniando, in questi tempi di muri e fili spinati in cui sembrano prevalere egoismo e paure, il valore della solidarietà nella sua concretezza quotidiana.
Per l’insieme della sua opera e per la grande sensibilità umana e sociale la giuria ritiene, in coerenza con gli intenti programmatici già menzionati, di conferire a Barbara Korun questo premio dedicato alla memoria di Regina Coppola.
Lascia un commento