In questo momento così difficile di isolamento necessario e forzato, di perdita di identità di gruppo, proviamo almeno virtualmente a mantenere insieme la nostra piccola comunità offrendo contenuti nuovi e significativi dal nostro grande archivio. Tutta la “famiglia” di Casa della poesia (poeti, operatori culturali, amici, lettori, appassionati e la redazione di Potlatch) si stringe in un abbraccio virtuale che trova nella poesia una forma di resistenza, di riflessione, di consolazione, d’amore, di aiuto, di lotta e di speranza. Dall’eremo di Casa della poesia, in questa rubrica “la poesia che ci salva”, non poteva mancare Jack Hirschman, pietra fondante di Casa della poesia, con “Questa sei tu / That’s You“, poesia dedicata a Raffaella, e non solo, come potete leggere. Al pianoforte Gaspare Di Lieto. Augurandoci di venir fuori presto da questo incubo, invitiamo come scriveva Izet Sarajlic a stare insieme, uniti e a passeggiare “almeno in questa poesia”. Seguite queste pagine di Potlatch, ci saranno continue novità. La foto di copertina è di Christopher Michel. A presto.
Jack Hirschman
Questa sei tu
per Raffaella Marzano
Rendi possibile
ciò che non può esattamente essere,
capisci ciò che non può
precisamente essere capito,
posi il piede
dove c’è un’impronta
risonante nella terra
a cui esso appartiene,
aspetti prima di mangiare
di vedere se
gli altri hanno bisogno di altro
ti preoccupi di portare alla luce le cose
solo per tradurle in speranza.
Quando penso all’Italia
una specie di pianto
sale ai miei occhi,
non perché sono triste
ma perché sto cantando.
Questa sei tu.
Traduzione: Raffaella Marzano
Jack Hirschman
That’s You
for Raffaella Marzano
You make possible
what can’t exactly be,
understand what can’t
precisely be understood,
put your foot down
where there’s a resonant
footprint in the earth
where it belongs,
wait before eating
to see whether
others need more
and worry things into existence
only to translate them into hope.
When I think: Italy
a certain kind of weeping
comes to my eyes,
not because I’m sad
but because I’m singing.
That’s you.
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