SOGLIOLA – SARAH MENEFEE
sta seduto sulla panchina di pietra nel fiume di Market
e guarda la luce
la luce cambia ha detto e io sento il tempo
parla dell’inclinazione della luce dorata quando la stagione cambia
e sembra che la notte con il suo mistero stia arrivando
la luce è un velo di vita
parla del marciapiedi bagnato nella pioggia
penso alle sue parole quando sono fuori nell’umido
l’occulto profumo di cemento
mi sveglio la mattina e invoco mia madre come non ho mai fatto
prima
cosa hai sognato sul tempo? che parola hai creato?
lui è la perla dei miei occhi
siede nella luce di Market St
siamo tutti in cerca dell’amato
siamo troppo ubriachi ma cadiamo cercando
bruciando d’amore non sapendo come
ho spezzato il mio cuore per fargli conoscere
la ferita delle piccole cose del mondo gli innocenti
nel mondo
il paradiso terrestre
qual è il compito?
qual è il lavoro?
terra che suda terra che trema
hai lavorato troppo a lungo su Market St ha detto
come se non lo sapessi
aiuta me e Petey a passare un altro giorno
Petey il pitbull con il suo naso rosa
pacifici cani senzatetto
lungo il fianco del fiume umano piangiamo
andiamo in giro in cerca di un pasto
c’è la sogliola sul suo letto di riso
flounder- sarah menefee
he sits on the stone seat in the river of Market
and looks into the light
the light changes he said and I feel time
he speaks of the slant of the golden light when the season turns
and it seems the night with its mystery is coming
the light is a veil of life
he speaks of the sidewalk wet in the rain
I think of his words when I’m out in the wet
the occult perfume of cement
I wake up in the morning and call for my mother like I never did
before
what was that you dreamed about time? that word you made?
he is the pearl in my sight
he sits in the light on Market St
we are all looking for the beloved
we are too drunk but we fall down looking
burning for love not knowing how
broke my heart for him to know
the hurt of the little things of the world the innocents
in the world
the earthly paradise
what is the work?
what is the job?
earth sweating earth shaking
you have worked too long on Market St he said
don’t I just know it
help me and Petey get through another day
the pitbull Petey with his pink nose
peaceful homeless dogs
down at the side of the human river we weep
we hurry around looking for lunch
there is the flounder on her bed of rice
stella umana – sarah menefee
siamo tutti sottomessi al loro ottimo lavoro:
il povero che tormenta il povero
è una vecchia scena comune nel basso ventre
del potere: è questo che facciamo
con tutti i sottomessi umiliati
e morti
l’innocenza imbavagliata nel cappuccio del linciatore
stava distesa accanto ad un cadavere con dita lunghe
e una bocca spalancata: morte sadica
uno scherzo
fumava una sigaretta
cappucci? tortura? che cosa ridicola! disse
beffardo Rumsfeld
prima che vedessimo
quello che un giovane coraggioso soldato
aveva fatto scivolare sotto una porta
il cappuccio nero del boia calato sul dolce sole
sulla testa del beffardo Rumsfeld
c’è l’uomo vestito come una stella nera
con mantello e cappuccio:
i suoi piedi contratti sotto
una piramide di corpi
stella umana legata lì
dai fili elettrici
se cadi attraverso questa notte
porterai giù
l’intera putrida prigione
seppellirai i divoratori nella terra sofferente
nei buchi che fanno scoppiare nel suo petto
stella umana dolente!
vergogna? è una vergogna il nudo brutale potere
come se questi bellissimi cazzi e schiene potessero essere una vergogna
per qualcuno se non per l’osceno
in cui gli impotenti con le lingue insanguinate
umiliano se stessi
nel nome del padrone
è così che si è sempre fatto
e qui e là ci sono figli smembrati di madri
lasciati poveri e senza gambe
a vivere una vita di dolore: qui e là
i poveri bambini mostrano
i loro monconi
il lungo incubo
di nuovo
human star – sarah menefee
we’re all subjected to their good work:
the poor tormenting the poor
it’s an old familiar scene down in power’s
underbelly: this is what we do
with all the subjected humiliated
and dead
innocence gagged inside the lyncher’s hood
she was lounging against a corpse with long fingers
and a gaping mouth: sadist death
a joke
smoking a cigarette
hoods? torture? how ridiculous! said
sneering Rumsfeld
before we saw
what a brave young soldier
slipped under a door
black executioner’s hood pulled over the sweet sun
above the head of sneering Rumsfeld
is the human garbed as a black star
in cloak and hood:
his fine-drawn feet below
a pyramid of bodies
human star tethered there
by electrocution’s wires
if you fall through this night
you will bring down
the whole rotten prison-house
bury the devourers in the suffering earth
in the holes they explode in her breast
human suffering star!
shame? it’s naked brutal power’s shame
as though these beautiful cocks and backs could be a shame
to any but the obscene
where the powerless with blood on their tongues
humiliate their own
in master’s name
that’s how it’s always done
and here and there are mothers’ sons unlimbed
left poor and legless
to a life of pain: here and there
the poor boys show
their stumps
the long nightmare
again
mano – sarah menefee
i tremuli rami del vento di settembre mi dicono cosa fare
ho dormito per tutta la mia preziosa vita
mentre i fascisti vanno a letto tardi
quanti prigionieri vivi muoiono in gabbie
in questa terra della libertà?
quale liquida mano si allunga ad accarezzarne i fianchi?
quale vento torna fino a noi volando su quali abissi?
una piccolissima testa bendata compare ad est
una madre si china sulla sua bimba di sei anni morta
quale mano può confortarla?
perché sono qui? quanti bambini vanno a letto affamati
e quanti senzatetto vivono su queste magnifiche strade?
o vino di tremula luce
fuori dalle finestre di questo fast food
sull’eterna Market St
con i suoi fiumi di miei compagni: ecco quella giovane
coppia che ride insieme al bambino
questa gente che mangia tranquilla: mentre settembre
riversa la sua estasi: o mia gente
siete diventati quella bellissima razza?
e cade su noi tutti la luce allo stesso modo
e presto la pioggia?
lascerò questo mezzo hamburger unto
fuori su un bidone della spazzatura
sperando che qualcuno lo trovi
hand – sarah menefee
shaking limbs of September wind tell me what to do
I’ve been sleeping my precious life away
while the fascists stay up late
how many prisoners living die in cages in
this land of liberty?
what liquid hand reaches in to stroke their hips?
what wind travels back to us over what abysses?
the smallest bandaged head appears in the east
a mother bends over her dead six year-old
what hand can comfort her?
why am I here? how many children go to bed hungry
and how many homeless live on these beautiful streets?
oh wine of shaking light
outside the windows of this fast food joint
on eternal Market St
with its streams of my fellows: see that young
laughing couple with their little boy
these peacefully eating people: while September
spills its ecstasy: oh my people
have you become that beautiful race?
and does the light fall on us all in equality
and soon enough the rain?
I will leave this half of my greasy burger
outside on top of a trash can
hoping somebody will find it
Traduzione di Raffaella Marzano
Foto di Sarah Menefee
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Sarah Menefee è la poetessa americana che, più di chiunque altro, ha fatto della New Class, persone vittime di un barbaro sistema capitalista, il rivoluzionario tema della sua brillante sensibilità. Un Must-Read!
– Jack Hirschman
Sarah Menefee, nata a Chicago nel 1946, è cresciuta a Reno nel Nevada e vive a San Francisco dal 1978. Poeta, artista, giornalista, fotografa è membro fondatore di Occupy San Francisco e di gruppi come Homes Not Jails, della League of Revolutionaries for a New America e della Revolutionary Poets Brigade. Corrispondente del People’s Tribune è profondamente impegnata nel lavoro a favore degli homeless. Ha lavorato come infermiera, cameriera, barista, ballerina, assicuratrice e negli ultimi decenni come libraia. Ha insegnato poesia a ex detenuti, donne senza fissa dimora, nelle scuole elementari e superiori, a malati di AIDS, in programmi per tossicodipendenti, nelle carceri, nei centri per anziani. Ha partecipato a molte azioni e campagne politiche (scioperi, occupazioni, azioni di disobbedienza civile e azioni di resistenza alle retate della polizia negli accampamenti di homeless). Ha tenuto letture in tutti gli Stati Uniti. In Italia Sarah Menefee ha già pubblicato con la Multimedia edizioni le raccolte di poesia Il sangue intorno al cuore, Questa mano peritura e ora, tradotto da Raffaella Marzano, Stella umana.
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