Martina Giuliani è nata a Napoli nel 1995. Laureanda in Lingue e Culture dell’Asia e dell’Africa.
Biografia
Shu Ting, all’anagrafe Gong Peiyu 龚佩瑜, è nata nel 1952 a Jinjiang, nel Fujian (Cina). È sposata con Chen Zhongyi, un critico letterario e professore universitario. Quando aveva cinque anni, il padre, di estrazione media e intellettuale, fu denunciato durante la Campagna anti-destra (1957-1959) e inviato in un villaggio di montagna. La madre, di conseguenza, divorziò da lui per tutelare i suoi tre figli. Durante la Rivoluzione Culturale (1966-1976), nel 1969 Shu Ting fu mandata a lavorare in una campagna poverissima per essere “rieducata”, prima di completare la propria istruzione di secondo grado. Al suo ritorno a Xiamen (Fujian), le furono assegnati diversi lavori in fabbrica. Molti dei suoi scritti iniziali, radicati nell’esistenza quotidiana e testimoni della miseria della madre, riguardavano le donne (mamme, nonne, amiche e persino una dea leggendaria). Nel 1981, Shu Ting, con la sua prima raccolta di quarantasette poesie, intitolata “Veliero a due alberi” (双桅船), vinse un premio per la nuova miglior raccolta poetica dell’anno.
La poetica
Unico membro di sesso femminile del movimento dei Misty Poets (Poeti oscuri, Menglong shi 朦胧诗) e prima poetessa ad essere accettata dall’intellighenzia, i temi principali di Shu Ting sono le relazioni umane e sentimenti come l’amore, la malinconia, il dolore e la perdita. Per comprendere la sua carica innovativa bisogna ricordare che durante la Rivoluzione Culturale la sessualità e l’amore erano dei tabù a livello mediatico e letterario. Mao stesso aveva espressamente affermato che quegli impulsi dovevano essere reindirizzati verso la rivoluzione. Shu Ting presentando la propria vita amorosa, la scomparsa della madre, il rimpianto degli amanti passati, è andata contro la repressione emotiva nazionale. La sua poesia, tenera e personale, è legata tanto alle emozioni quanto alla natura, che diventa la metafora della sua anima. Shu Ting descrivendo il paesaggio esprime i propri sentimenti e si rifà, forse inconsciamente, alla lunga tradizione cinese della poesia di paesaggio (山水诗 shanshui shi, “la poesia delle montagne e dell’acqua”), il cui inizio si può far risalire al periodo delle Sei Dinastie (220 o 222-589 d. C.). Il suo impiego del verso libero, che a volte ricorda le canzoni popolari, è invece maggiormente influenzato dal linguaggio poetico occidentale che dalla poesia cinese tradizionale. In alcune poesie, volgendo lo sguardo ai cambiamenti nella natura (il tramonto, la fine della primavera, l’arrivo dell’autunno…), esprime l’idea dell’impermanenza (非永久性 fei yongjiuxing) e della fugacità dell’esistenza. Shu Ting stessa, inoltre, ha ammesso che, poiché quando ha iniziato a pubblicare le sue poesie la libertà di espressione era limitata, ha usato la natura come metafora delle relazioni umane per celare il reale significato delle proprie parole. Nelle sue elegie frequente è l’uso della personificazione, come nel caso di “A una quercia” (致橡树 zhi xiangshu), in cui la poetessa si identifica con un capoc, il cui amante è una quercia.
I Misty Poets (朦胧诗 menglong shi)
A Pechino, alla fine del 1978 fu pubblicato il primo numero di Jintian (今天 Oggi), una rivista letteraria non ufficiale che fu poi soppressa dopo appena due anni. Su Jintian scrivevano Bei Dao, Mang Ke, Gu Cheng, Yang Liang, Shu Ting, Jiang He e Duo Duo, che nel complesso furono etichettati come Misty Poets (Poeti oscuri) dai detrattori ufficiali dato che i loro componimenti erano estremamente indiretti, suggestivi e ricchi di simboli, oltre che particolarmente estesi, diversamente dalla poesia cinese tradizionale. Alcune delle loro poesie erano anche accomunate dalla difesa dell’individuo contro la coercizione ideologica.
Bibliografia
Barnstone T. (1992). Chinese poetry through the looking glass: Censorship and the context of Chinese Modernism. The Centennial Review, 36(1), pp. 175-214.
Twitchell, J. and Fan, Huang (1997). Avant-Garde Poetry in China: The Nanjing Scene 1981-1992. World Literature Today, 71(1), pp. 29-35.
Xu, Ying and Swierz, M. (2007). Shu Ting Profile. Blue Mesa Review.
Zhang-Cziráková, D. (2012). Images of nature and its symbolism in Shu Ting’s poetry as a rendering of her mind and heart. Asian and African Studies, 21(2).
Sitografia
Ting, Shu. 也许[Online]. Disponibile su:
https://www.pinshiwen.com/cidian/xiandai/20190829233317.html
https://baike.baidu.com/item/%E4%B9%9F%E8%AE%B8/2938827
Ting, Shu. 初春[Online]. Disponibile su:
https://baike.baidu.com/item/%E5%88%9D%E6%98%A5/1672035
Ting, Shu. 人心的法则[Online]. Disponibile su:
https://baike.baidu.com/item/%E4%BA%BA%E5%BF%83%E7%9A%84%E6%B3%95%E5%88%99
Ting, Shu. 一代人的呼声[Online]. Disponibile su:
https://baike.baidu.com/item/%E4%B8%80%E4%BB%A3%E4%BA%BA%E7%9A%84%E5%91%BC%E5%A3%B0
Ting, Shu. 致橡树[Online]. Disponibile su:
https://baike.baidu.com/item/%E8%87%B4%E6%A9%A1%E6%A0%91/2058823
也许
《答一位作者的寂寞》
也许我们的心事
总是没有读者
也许路开始已错
结果还是错
也许我们点起一个个灯笼
又被大风一个个吹灭
也许燃尽生命烛照黑暗
身边却没有取暖之火
也许泪水流尽
土壤更加肥沃
也许我们歌唱太阳
也被太阳歌唱着
也许肩上越是沉重
信念越是巍峨
也许为一切苦难疾呼
对个人的不幸只好沉默
也许
由于不可抗拒的召唤
我们没有其他选择
Forse
《In risposta alla solitudine di uno scrittore》
Forse le nostre preoccupazioni
Non avranno mai lettori
Forse se l’inizio del viaggio è già sbagliato
Sarà sbagliata anche la sua fine
Forse appena accendiamo le lanterne a una a una
A una a una saranno nuovamente spente dal vento forte
Forse consumiamo la candela della vita per rischiarare l’oscurità
Ma non abbiamo dentro di noi un fuoco che ci riscaldi
Forse quando le lacrime avranno finito di scorrere
Il suolo sarà ancora più fertile
Forse noi cantiamo il sole
Ma siamo anche cantati dal sole
Forse maggiore è il peso sulle spalle
Maggiore è la fede
Forse per denunciare a gran voce tutte le sofferenze
Dobbiamo tacere sulle nostre disgrazie
Forse
La nostra è una chiamata a cui è impossibile resistere
Non abbiamo altra scelta
初春
朋友,是春天了
驱散忧愁,揩去泪水
向着太阳微笑
虽然还没有花的洪流
冲毁冬的镣铐
奔泻着酩酊的芬芳
泛滥在平原、山坳
虽然还没有鸟的歌瀑
飞溅起万千银珠
四散在雾蒙蒙的拂晓
滚动在黄昏的林荫道
但等着吧
一旦惊雷起
乌云便仓皇而逃
那是最美最好的梦呵
也许在一夜间辉煌地来到
是还有寒意
还有霜似的烦恼
如果你侧耳倾听
五老峰上,狂风还在呼啸
战栗的山谷呵
仿佛一起嚎啕
但已有几朵小小的杜鹃
如吹不灭的火苗
使天地温暖
连云儿也不再他飘
友人,让我们说
春天之所以美好、富饶
是因为它经过了最后的料峭
1975.2
Inizio primavera
Amico, è primavera
Scaccia le preoccupazioni, asciuga le lacrime
Sorridi al sole
Sebbene ancora non ci siano inondazioni di fiori
Che travolgano i ceppi dell’inverno
Spandendo fragranze inebrianti
Nelle pianure e nei valichi
Sebbene ancora non ci siano i canti degli uccelli le piogge torrenziali
Spruzzano decine di migliaia di perle d’argento
Che si sparpagliano nell’alba nebbiosa
Rotolano nei crepuscolari viali alberati
Ma aspetta
Appena esplode il tuono
Le nuvole nere si dileguano in fretta e furia
Ah, questo è il sogno più bello il migliore!
Forse è arrivato fulgidamente in una notte
C’è ancora un’aria frizzante
Inoltre le preoccupazioni sono come la brina
Se tendi l’orecchio
Sul picco Wulao, il vento violento sta ancora ululando
Le forre vibrano, ah!
È come se tutti insieme piangessimo
Ma ci sono già alcune minuscole azalee
Come delle fiammelle inestinguibili
Che riscaldano il cielo e la terra
Finanche le nuvole non fluttuano più
Amico, lasciaci dire
La primavera è così bella, così ferace
Perché ha superato l’ultimo gelo
人心的法则
为一朵花而死去
是值得的
冷漠的车轮
粗暴的靴底
使春天的彩虹
在所有眸子里黯然失色
既不能阻挡
又无处诉说
那么,为抗议而死去
是值得的
为一句话而沉默
是值得的
远胜于大潮
雪崩似地跌落
这句话
被嘴唇紧紧封锁
汲取一生全部诚实与勇气
这句话,不能说
那么,为不背叛而沉默
是值得的
为一个诺言而信守终身?
为一次奉献而忍受寂寞?
是的,生命不应当随意挥霍
但人心,有各自的法则
假如能够
让我们死去千次百次吧
我们的沉默化为石头
像矿苗
在时间的急逝中指示存在
但是,记住
最强烈的抗议
最勇敢的诚实
莫过于——
活着,并且开口
1976.1.13
Le leggi del cuore
Per un fiore morire
Ne vale la pena
Le ruote insensibili
Le suole brutali degli stivali
Fanno sbiadire l’arcobaleno della primavera
In tutte le pupille
Non si possono né fermare
Né vi è un luogo per parlare
Allora, per protesta morire
Ne vale la pena
Per una parola tacere
Ne vale la pena
Sorpassa di gran lunga l’alta marea
Una slavina come la terra crolla
Questa parola
È saldamente sigillata dalle labbra
Assorbe tutta l’onestà e tutto il coraggio della vita
Questa parola, non si può dire
Allora, per non tradire tacere
Ne vale la pena
A una promessa tener fede per tutta la vita?
Per una dedizione sopportare la solitudine?
Si, la vita non si dovrebbe sprecare secondo i desideri
Ma il cuore, ha le proprie leggi
Se siete capaci
Fateci morire mille cento volte
Il nostro silenzio si trasforma in pietra
Come un affioramento roccioso
Nel rapido scorrere del tempo indicherà l’esistenza
Ma, ricordate
La protesta più violenta
L’onestà più coraggiosa
Consistono
Nell’essere vivi, e nell’aprir bocca
一代人的呼声
我绝不申诉
我个人的不幸
错过的青春
变形的灵魂
无数失眠之夜
留下来痛苦的记忆
我推翻了一道道定义
我打碎了一层层枷锁
心中只剩下
一片触目的废墟……
但是,我站起来了
站在广阔的地平线上
再没有人,没有任何手段
能把我重新推下去
假如是我,躺在“烈士”墓里
青苔侵蚀了石板上的字迹
假如是我,尝遍铁窗风味
和镣铐争辩真理的法律
假如是我,形容枯槁憔悴
赎罪般的劳作永无尽期
假如是我,仅仅是
我的悲剧——
我也许已经宽恕
我的泪水和愤怒
也许可以平息
但是,为了孩子们的父亲
为了父亲们的孩子
为了各地纪念碑下
那无声的责问不再使人颤栗
为了一度露宿街头的画面
不再使我们的眼睛无处躲避
为了百年后天真的孩子
不用对我们留下的历史猜谜
为了祖国的这份空白
为了民族的这段崎岖
为了天空的纯洁
和道路的正直
我要求真理
1980.1-2
La voce di una generazione
Non mi lamento
delle mie personali sventure.
La gioventù venuta meno
l’anima deformata
le innumerevoli notti insonni
mi hanno lasciato ricordi dolorosi.
Ho rovesciato ad uno ad uno ogni dogma
ho spezzato una dopo l’altra le catene
nel cuore soltanto
un cumulo di macerie a perdita d’occhio…
Eppure, mi sono alzata in piedi,
ferma sulla vastità dell’orizzonte
nessuno più, in alcun modo,
sarà in grado di spingermi ancora giù
Se fossi io a giacere nella tomba di un “martire”,
l’iscrizione sulla mia lapide erosa dal muschio,
se fossi io ad assaggiare il sapore delle sbarre di ferro
a perorare la mia causa con le catene;
se fossi io, pallida ed emaciata,
a faticare in eterno per espiare il mio crimine;
se fossi io, sarebbe
la mia tragedia soltanto.
Forse avrei già perdonato.
Forse lacrime e rabbia
potrebbero placarsi.
Ma, per il bene dei padri dei figli,
per il bene dei figli dei padri,
affinché non tremiamo più ai muti rimproveri
che provengono da sotto le stele commemorative di ogni luogo;
affinché non eludiamo più
la vista del senzatetto nelle strade;
affinché tra cent’anni i figli innocenti
non debbano tirare a indovinare il senso della storia che abbiamo lasciato indietro;
per questo spazio vuoto nella madrepatria,
per la tortuosità della nostra nazione,
per la purezza del cielo
e la rettitudine della via
io esigo la verità!
致橡树
我如果爱你——
绝不像攀援的凌霄花,
借你的高枝炫耀自己;
我如果爱你——
绝不学痴情的鸟儿,
为绿荫重复单调的歌曲;
也不止像泉源,
常年送来清凉的慰藉;
也不止像险峰,
增加你的高度,衬托你的威仪。
甚至日光。
甚至春雨。
不,这些都还不够!
我必须是你近旁的一株木棉,
作为树的形像和你站在一起。
根,紧握在地下,
叶,相触在云里。
每一阵风过,
我们都互相致意,
但没有人,
听懂我们的言语。
你有你的铜枝铁干,
像刀,像剑,
也像戟;
我有我红硕的花朵,
像沉重的叹息,
又像英勇的火炬。
我们分担寒潮、风雷、霹雳;
我们共享雾霭、流岚、虹霓。
仿佛永远分离,
却又终身相依。
这才是伟大的爱情,
坚贞就在这里:
爱——
不仅爱你伟岸的身躯,
也爱你坚持的位置,足下的土地。
1977.3.27
Alla quercia
Se ti amo
non sono come la bignonia rampicante,
che fa mostra di sé grazie ai tuoi alti rami;
se ti amo
non imito l’uccellino infatuato,
che ripete il suo monotono canto alla tua ombra;
né mi limito ad essere una sorgente,
che reca un fresco conforto anno dopo anno;
né ad essere una parete scoscesa,
che innalzandoti esalta la tua imponenza.
Raggi del sole.
Pioggia della primavera.
No, nemmeno loro sono abbastanza!
Bisogna che io sia un capoc a te vicino,
in piedi insieme a te con l’aspetto di un albero.
Le nostre radici, si stringono sottoterra,
le nostre foglie, si sfiorano tra le nuvole.
Ad ogni colpo di vento,
ci salutiamo,
ma nessuno
coglie le nostre parole.
Tu hai i tuoi rami di rame il tuo tronco di ferro,
come un coltello, come una spada,
come un’alabarda;
io ho i miei grandi fiori rossi,
come dei profondi sospiri,
come delle fiaccole di eroi.
Ci dividiamo il freddo, le tempeste, i fulmini;
godiamo della foschia, della bruma, dell’arcobaleno.
In apparenza per sempre separati,
ma per tutta la vita legati.
Questo è davvero un grande amore,
la fedeltà è qui:
amare
amare non solo il tuo corpo possente,
ma anche il luogo della stabilità, la terra sotto i tuoi piedi.
- Si ringraziano la professoressa Chiara Ghidini e la professoressa Valeria Varriano per i suggerimenti sulla resa rispettivamente di 也许,一代人的呼声 e 致橡树. “
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