La poesia della settimana è dedicata a Biancamaria Frabotta, una delle voci più limpide della poesia italiana, che pochi giorni fa ci ha lasciati. Donna impegnata e generosa, attenta e lucida, nata a Roma nel 1946, ha insegnato Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Roma “La Sapienza”. Negli anni Settanta ha partecipato da protagonista al movimento femminista con ampia attività pubblicistica. Ha scritto poesia, prosa, critica letteraria e per il teatro. La ricordiamo con affetto e ammirazione proponendo la poesia “Mio marito ha un cuore generoso”, registrata nel 2004 nel corso de “Il cammino delle comete” a Pistoia. Le foto, scattate in quella circostanza, sono di Andrea Pecchioli. Continua l’impegno di Casa della poesia e di Potlatch per una cultura libera, democratica, condivisa, che ricorda.
Biancamaria Frabotta
Mio marito ha un cuore generoso…
Mio marito ha un cuore generoso
come quello del dio che dona il primo verso.
La notte a sé non tira le coperte
sul petto non mi pungono i suoi peli
e al risveglio vorrebbe unirsi al coro
anonimo che sole e fame assillano.
Mio marito diffida delle ore scure
e al suo cospetto io mi vergogno.
E anche di vergognarmi mi vergogno.
Mio marito diffida delle cose oscure.
Così, per amor suo, io cambierò stile
e per lui terrò in serbo cose chiare.
Da “La pianta del pane”, 2003.
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