Nell’anno del centenario della nascita, proponiamo come poesia della settimana “Thanksgiving Prayer”. “La preghiera del Giorno del ringraziamento” di William S. Burroughs, lo scrittore amato dalla beat-generation e dell’underground newyorkese, autore di romanzi culto come “Il pasto nudo”, “La morbida macchina”, “Nova Express”. La Preghiera rappresenta bene l’ironia, la ferocia dissacrante, l’anticonformismo, il politicamente scorretto dell’autore. La traduzione è di Raffaella Marzano. Come al solito potete leggere la versione originale, la traduzione e ascoltare la bella lettura del poeta. Prosegue l’impegno di Casa della poesia per una cultura libera e condivisa.
William S. Burroughs
Preghiera del giorno del ringraziamento
A John Dillinger con la speranza che sia sempre vivo
Giorno del Ringraziamento. 28 novembre 1986
Grazie per il tacchino selvatico e
i piccioni viaggiatori, destinati
a essere cacati attraverso le sane
budella americane.
Grazie per un Continente da saccheggiare
e avvelenare.
Grazie per gli Indiani che ci procurano
quel tanto di sfide e di pericoli.
Grazie per le immense mandrie di bisonti
da uccidere e scuoiare, lasciando le
carcasse a marcire.
Grazie per le laute ricompense sui lupi
e i coyotes.
Grazie per il Sogno Americano
da involgarire e falsificare fin quando
le nude menzogne non vi risplendano attraverso.
Grazie per il KKK
Per gli uomini di legge che incidono
una tacca per ogni negro ucciso
Per le rispettabili signore casa-e-chiesa
con le loro facce meschine, smunte,
sgradevoli, perverse.
Grazie per gli adesivi
«Ammazza un frocio in nome di Cristo».
Grazie per l’AIDS di laboratorio.
Grazie per il Proibizionismo e la
Lotta contro la Droga.
Grazie per un paese dove
a nessuno è dato di badare
ai fatti propri.
Grazie per una nazione di spie.
Sì, grazie per tutti i
ricordi… va bene, facci vedere
le tue braccia…
Sei sempre stato un problema
e ci hai proprio rotto i coglioni.
Grazie per l’ultimo e più grande
tradimento dell’ultimo e più grande
dei sogni umani.
(Traduzione: Raffaella Marzano)
William S. Burroughs
Thanksgiving Prayer
To John Dillinger and hope he is still alive.
Thanksgiving Day November 28 1986
Thanks for the wild turkey and
the passenger pigeons, destined
to be shat out through wholesome
American guts.
Thanks for a continent to despoil
and poison.
Thanks for Indians to provide a
modicum of challenge and
danger.
Thanks for vast herds of bison to
kill and skin leaving the
carcasses to rot.
Thanks for bounties on wolves
and coyotes.
Thanks for the American dream,
To vulgarize and to falsify until
the bare lies shine through.
Thanks for the KKK.
For nigger-killin’ lawmen,
feelin’ their notches.
For decent church-goin’ women,
with their mean, pinched, bitter,
evil faces.
Thanks for “Kill a Queer for
Christ” stickers.
Thanks for laboratory AIDS.
Thanks for Prohibition and the
war against drugs.
Thanks for a country where
nobody’s allowed to mind the
own business.
Thanks for a nation of finks.
Yes, thanks for all the
memories– all right let’s see
your arms!
You always were a headache and
you always were a bore.
Thanks for the last and greatest
betrayal of the last and greatest
of human dreams.
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