La prima poesia della settimana del mese di marzo è dedicata ad un poeta maya del Guatemala, che scrive in lingua k’iche’ e in spagnolo, Humberto Ak’abal. Grande personaggio, riconosciuto a livello internazionale, grande difensore della cultura del popolo maya e delle culture indigene. La poesia scelta “Oggi / Hoy / Kamik”, in questa occasione viene pubblicata, oltre che nella sua traduzione, sia in spagnolo che in k’iche’ e le registrazione offerte sono in entrambe le lingue del poeta. La traduzione è di Emanuela Jossa, le foto di Pier Paolo Iagulli, le registrazioni realizzate a Casa della poesia nel 2005. Prosegue lìimpegno di Potlatch e di Casa della poesia per una cultura libera, aperta, condivisa.
Humberto Ak’Abal
Oggi
Oggi mi sono svegliato fuori di me
e sono uscito a cercarmi.
Ho percorso strade e sentieri
finché non mi sono trovato.
Seduto su un lembo di muschio
ai piedi di un cipresseto
a conversare con la nebbia
cercando di dimenticare
quello che non posso.
Ai miei piedi,
foglie, solo
foglie.
Traduzione: Emanuela Jossa
Humberto Ak’Abal
Hoy
Hoy amenecí fuera de mí
y salí a buscarme.
Recorrí caminos y veredas
hasta que me hallé.
Sentado sobre un borde de musgo
al pie de una cipresalada,
platicando con la neblina
y tratando de olvidar
lo que no puedo.
A mis pies,
hojas, sólo hojas.
Humberto Ak’Abal
Kamik
Are jampa’xink’astraj mer
man xinriq ta wib’
xinel k’ut che nutzukuxik wib’.
Xinb’inib’ej b’e xuquje’ uq’ab’b’e
k’ate ri xinriq wib’
int’uyulik puwi’ jun tanatik re q’ux
chuxe’ taq ri sib’alajk’isis,
kintzijon ruk’ ri mayul,
kinwaj kinsach pa nujolim
ri man ka b’anta kwinik che.
Chuxe’ ri waqan,
uxaq che’, xwi uxaq che’.
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