In questo momento così difficile di isolamento necessario e forzato, di perdita di identità di gruppo, proviamo almeno virtualmente a mantenere insieme la nostra piccola comunità offrendo contenuti nuovi e significativi dal nostro grande archivio. Tutta la “famiglia” di Casa della poesia (poeti, operatori culturali, amici, lettori, appassionati e la redazione di Potlatch) si stringe in un abbraccio virtuale che trova nella poesia una forma di resistenza, di riflessione, di consolazione, d’amore, di aiuto, di lotta e di speranza. Dall’eremo di Casa della poesia, in questa rubrica “la poesia che ci salva”, che coinvolge tanti amici poeti, non poteva mancare un nostro grande amore, Mario Benedetti, con una poesia che vi consigliamo di ascoltare per ritmo e musicalità, “Viceversa“. Augurandoci di venir fuori presto da questo incubo, invitiamo come farebbe Izet Sarajlić a stare insieme, uniti e a passeggiare almeno in una poesia. Prosegue il nostro impegno per una cultura libera, diffusa, democratica.
Mario Benedetti
Viceversa
Ho paura di vederti
bisogno di vederti
speranza di vederti
dispiacere di vederti
Ho voglia di trovarti
preoccupazione di trovarti
certezza di trovarti
miseri dubbi di trovarti
ho urgenza d’ascoltarti
allegria di ascoltarti
fortuna di ascoltarti
e timore d’ascoltarti
cioè
riassumendo
sono fottuto
e raggiante
forse più la prima cosa
che la seconda
e anche
viceversa.
Traduzione: Raffaella Marzano
Mario Benedetti
Viceversa
Tengo miedo de verte
necesidad de verte
esperanza de verte
desazones de verte
tengo ganas de hallarte
preocupación de hallarte
certidumbre de hallarte
pobres dudas de hallarte
tengo urgencia de oírte
alegría de oírte
buena suerte de oírte
y temores de oírte
o sea
resumiendo
estoy jodido
y radiante
quizá más lo primero
que lo segundo
y también
viceversa.
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