Questa settimana le due rubriche del lunedì “Casa della poesia incontra la Città” (e ringraziamo la redazione del quotidiano che ci ospita celebrando i 25 anni di Casa della poesia) e l’ormai storica “poesia della settimana” si fondono.
Il mondo antico e quello moderno si incontrano e scontrano nella magistrale poesia del greco Sotirios Pastakas, uno dei poeti ospiti abituali dei progetti di Casa della poesia. Nella sua poesia si contrappongono tradizione e modernità, ironia levantina e senso di morte, la caducità del tempo e della gloria, il dramma del popolo greco e i colori, i profumi, i sapori e la storia del Mediterraneo. Il suo primo libro italiano “Corpo a corpo” è stato pubblicato da Multimedia Edizioni e da Casa della poesia, seguito poi da “Monte Egaleo” (magnificamente illustrato dall’artista Marco Vecchio), mentre è in corso di stampa il suo nuovo libro “Isola di Chios”.
Nel periodo terribile della crisi economica greca Pastakas, poeta già affermato e riconosciuto a livello accademico scandalizza le belle lettere greche con il libro “Pasto dei poveri” nel quale affronta la crisi, le paure, i bisogni e le debolezze del suo paese e denuncia il sistema capitalista occidentale, con testi asciutti, brevi, didascalici, a volte semplici liste della spesa o ricette, in una paese ridotto alla fame e nel quale il cibo diventa centrale nel pensiero dei più. A quel sistema che affama contrappone in questa poesia un gesto di solidarietà e di amicizia, un abbraccio fraterno tra le vittime del sistema capitalista.
Le belle foto in questa pagina sono di Salvatore Marrazzo e la registrazione realizzata a Casa della poesia nel 2020. Prosegue l’impegno di Potlatch e di Casa della poesia per una cultura libera e condivisa.
*
Ho apparecchiato la tavola per uno.
Solo per me. Ho acceso la tv.
Mi sono seduto. Per salvare il capitalismo
sono richiesti sacrifici a tutti noi.
Il telefono ha squillato. Mi hai chiesto
se potevi venire.
Potevi. Ho spento la tv.
Mi sono alzato. Il capitalismo
sanguina e sta morendo. Ho pensato.
Ho cambiato la tovaglia.
Ho apparecchiato la tavola per due.
da Pasto dei poveri, 2010
*
Έστρωσα το τραπέζι για έναν.
Για μένα. Άναψα την τιβί.
Κάθισα. Για να σωθεί ο καπιταλισμός
απαιτούνται θυσίες απ’ όλους μας.
Χτύπησε το τηλέφωνο. Ρωτούσες
αν μπορούσες να περάσεις.
Μπορούσες. Έσβησα την τιβί.
Σηκώθηκα. Ο καπιταλισμός
αιμορραγεί και πεθαίνει. Είπα.
Άλλαξα τραπεζομάντιλο.
Έστρωσα το τραπέζι για δύο.
από τις Συσσίτιο, 2010
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