Pubblichiamo quattro poesie tratte dal volume “Amo Ergo Sum” di Nikiforos Vrettakos, pubblicato nel 2021 da Multimedia Edizioni, con traduzioni di Vincento Rotolo e la bella introduzione di Maria Caracausi. Quello con Vrettakos è stato un incontro occasionale che ha prodotto una grande passione. Dopo aver incontrato la sua poesia e scoperto un vuoto editoriale, abbiamo deciso che dovevamo condividere la meraviglia dei suoi versi con i nostri lettori e, grazie alla disponibilità e alla competenza di Vincenzo Rotolo e Maria Caracausi, che da anni seguono l’opera di Vrettakos (che ha vissuto esule a Palermo per diversi anni) questo desiderio è diventato realtà.
Il verso “Amo, dunque sono” si può considerare la cifra della vita e dell’opera di Nikiforos Vrettakos (1912-1991). Poeta tra i più rappresentativi della Grecia moderna, caro ai lettori di tutto il mondo, ha al suo attivo un’imponente produzione: 38 raccolte poetiche, saggi di vario argomento, opere in prosa. Nella sua esistenza, segnata da esperienze difficili e dolorose per il singolo e per la collettività (vessazioni e persecuzioni per il suo impegno politico, il volontario esilio negli anni della dittatura militare dei “colonnelli”), il poeta non ha mai perso la sua fiducia nella “parte migliore” dell’uomo − cioè nella capacità di amare. Strumento privilegiato di espressione e di comunicazione è per Vrettakos la poesia, alla quale si è dedicato instancabilmente dall’adolescenza fino alla morte, producendo numerose raccolte poetiche dalle quali sono tratti i componimenti di questa antologia.
La poesia e la vita
Non ha fine la poesia, così come
il cielo non ha fine. Come le ore di Dio
e i giri del nostro pianeta. I riflessi della vita
conservano la sua forma entro la poesia. Finché
il mare andrà e verrà, finché
nasceranno fiori e colori, finché
gli uomini si daranno l’un l’altro la mano,
ci sarà anche la poesia.
La poesia nasce
assieme alle cose, assieme all’amore,
assieme al dolore. Per esempio,
la poesia di molte pagine mie è nata
assieme ai tuoi occhi.
*
Η ποίηση κ’η ζωή
Δεν τελειώνει η ποίηση, όπως
κι’ο ουρανός δεν τελειώνει. Όπως οι ώρες του Θεού.
κ’οι στροφές του πλανήτη μας. Οι ανταύγειές της
ζωής,
διατηρούνε το σχήμα της μέσα στην ποίηση. Όσο
θα πηγαίνει και θάρχεται η θάλασσα, όσο
θα γεννιούνται λουλούδια και χρώματα, όσο
θα δίνουν οι άνθρωποι ο ένας στον άλλο το χέρι τους,
θα υπάρχει κι’η ποίηση.
Η ποίηση γεννιέται
μαζί με τα πράγματα, μαζί με τον έρωτα,
μαζί με τον πόνο. Παραδείγματος χάρη,
πολλών μου σελίδων η ποίηση γεννήθηκε
μαζί με τα μάτια σου.
Resisto
Resisto come gli ulivi della mia patria, duri
come le ossa del prode, ai quali mancano solo
i neri fazzoletti sul capo per somigliare alle nostre madri,
essi che inchiodati saldamente sulla pietra assoluta
non si curano delle tempeste, respirano i fulmini
e ne fanno nelle loro amare
linfe pace e luce.
*
Αντιστέκομαι
Αντιστέκομαι όπως οι ελιές της πατρίδας μου, οι σκληρές
σαν τα κόκαλα τ’αντρειωμένου, που τους λείπουν οι μαύρες
μαντήλες μονάχα για να μοιάζουν με τις μανάδες μας∙
που σφηνωμένες γερά στην απόλυτη πέτρα,
αδιαφορούν για τις θύελλες, αναπνέουν τις αστραπές
και τις κάνουνε μες στους πικρούς τους
χυμούς ειρήνη και φως.
Coabitanti
Ci sono anche quelli che mi videro di notte
andando in giro con un fanalino opaco
illuminare ad uno ad uno gli alberi
del mio giardino (tirava vento, pioveva,
c’era buio) per vedere se avevano paura
o sentivano freddo, come facevo in passato
coi miei figli. Ci sono anche quelli
che mi sentirono andarmene dopo
sussurrando: «Gloria tibi, stiamo
tutti bene».
*
Σύνοικοι
Υπάρχουν κι αυτοί που με είδαν τη νύχτα
γυρίζοντας μ’ ένα θαμπό φαναράκι
να φωτίζω ένα-ένα τα δέντρα
του κήπου μου (φύσαγε, έβρεχε,
ήταν σκοτάδι) να ιδώ αν φοβούνται
ή αν κρυώνουν, όπως έκανα κάποτε
στα παιδιά μου. Υπάρχουν κι αυτοί
που με ακούσαν να φεύγω μετά
μουρμουρίζοντας: «Δόξα σοι, είμαστε
όλοι καλά».
La lingua greca
Quando prima o poi andrò via da questa luce
mi snoderò verso l’alto come un
ruscelletto che sussurra.
E se per caso in qualche punto in mezzo
alle corsie celesti
incontrerò angeli, parlerò
con loro in greco, poiché
non conoscono lingue. Parlano
fra loro con musica.
*
Η ελληνική γλώσσα
Όταν κάποτε φύγω από τούτο το φως
θα ελιχθώ προς τα πάνω όπως ένα
ρυάκι που μουρμουρίζει.
Κι αν τυχόν κάπου ανάμεσα
στους γαλάζιους διαδρόμους
συναντήσω αγγέλους, θα τους
μιλήσω ελληνικά, επειδή δεν ξέρουνε
γλώσσες. Μιλάνε
μεταξύ τους με μουσική.
*
Traduzioni di Vincenzo Rotolo
Nikiforos Vrettakos
AMO, ERGO SUM
Traduzione: Vincenzo Rotolo
Prefazione e nota bio-bibliografica: Maria Caracausi
Multimedia Edizioni, 2021
Collana: Poesia come pane
Testo a fronte, pagg. 216
Copertina da un dipinto di Agneta Falk
Richieste: direzione@casadellapoesia.org
tel. 3476275911