In occasione del venticinquesimo anno di vita di Casa della poesia (nel 1996 furono presentati in pubblico per la prima volta il progetto e il primo festival internazionale “Lo spirito dei luoghi”), in collaborazione con il quotidiano salernitano La Città, che ci offre ospitalità, proporremo, nel corso delle settimane, un viaggio tra i poeti, le poesie, le lingue che nel corso degli anni abbiamo incontrato. Come scriveva Izet Sarajlić “anche i versi sono contenti quando la gente s’incontra”. E vogliamo proprio che questo spazio diventi un luogo di incontro, di scambio, di riflessione. Proporremo una piccolissima parte delle nostre esperienze offrendo attraverso la poesia, in questo momento buio della vita di tutti noi, speranza, sorrisi, sospiri, emozioni. Comporremo una sorta di diario di bordo poetico da offrire ad un pubblico che immaginiamo più ampio di quello abituale. Racconteremo storie, incontri magici, le gioie e i drammi della vita. Come scriveva Luis Cardoza y Aragon, “La poesia è la sola prova concreta dell’esistenza dell’uomo”.
La prima poesia proposta è “naturalmente” del nostro caro Izet Sarajlić, scomparso nel 2002, uno dei maggiori poeti europei del secondo Novecento, presidente onorario di Casa della poesia, amico fraterno di Alfonso Gatto, cittadino onorario della città di Salerno, grande cantore della Sarajevo città dell’amore e della convivenza etnica e religiosa e poi della città martire che subisce il più lungo assedio della storia moderna (1992-1996). Casa della poesia con Multimedia Edizioni ha tradotto e pubblicato prima l’ampia antologia “Qualcuno ha suonato“ e poi quel piccolo “miracolo” che è il “Libro degli addii“, il testamento poetico di Sarajlić. Entrambi i libri sono stati tradotti da Sinan Gudžević e Raffaella Marzano. In questa pagina proponiamo la poesia “Cambio d’indirizzo” dedicata da Sarajlić proprio all’amico Alfonso Gatto, che omaggiò nel corso del suo primo viaggio a Salerno deponendo un fascio di fiori sulla tomba al Cimitero di Brignano. L’incontro con Sarajlić ha indirizzato il nostro progetto verso la costruzione di una vera e propria comunità poetica internazionale, nel segno della solidarietà, dell’amicizia, del mutuo soccorso e anche verso una riflessione sulla poesia nei luoghi di conflitto e sulla necessità assoluta della poesia “salvezza del genere umano e conservazione della memoria”.
Come al solito trovate in questa pagina testo originale, traduzione e l’emozionante lettura di Sarajlić (per l’occasione Izet volle leggerla in italiano), La registrazione è stata realizzata nel corso di Napolipoesia nel 2001 e la foto di copertina è di Enrico Salzano (Napolipoesia 1999). Prosegue l’impegno di Casa della poesia e di Potlatch per una cultura libera e condivisa.
Izet Sarajlić
CAMBIO D’INDIRIZZO
I miei amici sempre più spesso
cambiano indirizzo.
Ecco ora anche Alfonso Gatto.
Fino a ieri abitava
nell’allegra via Margutta romana.
Ora abita
al cimitero di Salerno.
Questo è il peggiore
dei ventotto indirizzi
che ha cambiato nella vita.
Era migliore persino quello
dell’epoca di Mussolini:
Alfonso Gatto,
Carcere Centrale,
Milano.
Traduzione: Sinan Gudžević e Raffaella Marzano
Izet Sarajlić
PROMJENA ADRESE
Moji prijatelji sve češće
mijenjaju adresu.
Eto i Alfonso Gato.
Do juče je stanovao
u veseloj rimskoj ulici Via Marguta.
Sad stanuje
na groblju u Salernu.
Ovo je najgora
od svih dvadeset osam adresa
koje je dosad promijenio.
Bolja je bila i ona
iz doba Musolinija:
Alfonso Gato,
Centralni zatvor,
Milano.
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