Anche questa settimana le due rubriche del lunedì “Casa della poesia incontra la Città” (e ringraziamo la redazione del quotidiano che ci ospita celebrando i 25 anni di Casa della poesia) e l’ormai storica “poesia della settimana” si fondono.
Quando si parla di famiglia a proposito dei poeti di Casa della poesia, il termine è principalmente adatto a fratelli come Juan Vicente Piqueras. Caso singolare nella poesia spagnola contemporanea, è nato e cresciuto in campagna, figlio di agricoltori, in una casa senza libri, nel piccolo paesino di Los Duques de Requena (Valencia). Il desiderio di vedere il mondo si è impossessato del giovane Juan Vicente che dopo gli studi ha lasciato la Spagna, stabilendosi per lavoro in varie città (Parigi, Roma, Atene, Algeri, Lisbona, Amman). È senza dubbio uno dei poeti più importanti della sua generazione. Piqueras è stato uno dei primi poeti ad aderire a Casa della poesia e ai suoi progetti sviluppando una relazione intensa da più di venti anni. Ha scritto di lui Erri De Luca: «Leggo i versi e rimbalzano dentro per un’eco di rassomiglianze, anche lui partito ragazzo lasciando casa e città, spaesato nei ritorni, persa l’appartenenza, rimasta come un tatuaggio la provenienza. Suo padre è stato contadino, mestiere terrestre per chi lo guarda fare. Per chi lo fa è invece la fitta consultazione con il cielo, il vento, la grandine, la siccità, le lune. Le semine, i raccolti si fanno alzando prima la testa in alto a chiedere permesso. Si segue anche il volo degli uccelli che sono gli interpreti più esperti. Juan Vicente scrive che suo padre era un traduttore del cielo.» Con Casa della poesia e Multimedia edizioni ha pubblicato Vigilia di restare (2018) ed è in corso di stampa Padre (2021). Nella sua intensa attività di traduttore ha proposto al pubblico spagnolo poeti italiani come Tonino Guerra, Elisa Biagini, Cesare Zavattini. Dal 2019 dirige l’Istituto Cervantes di Amman.
La poesia scelta è Rovine in fiore / Ruinas en flor, dal libro “Vigilia di restare” (Multimedia Edizioni). La traduzione è di Raffaella Marzano, le foto di Salvatore Marrazzo. Prosegue l’impegno di Potlath e di Casa della poesia per una cultura libera e condivisa.
Juan Vicente Piqueras
ROVINE IN FIORE
Viviamo fra rovine, circondati
da rovine in fiore,
da fiori in rovina.
Viviamo da sempre
alla fine dei tempi
e nel primo giorno della Creazione.
Camminiamo senza rotta
sulla sabbia di ciò che sentiamo.
E le onde, le ore
e la velocità alla quale dimentichiamo
cancellano le nostre orme.
Siamo ombre che crescono man mano
che cade la sera.
Prima che faccia notte,
abbracciami, amore mio, fammi memoria,
fatti memoria in me.
Traduzione. Raffaella Marzano
Juan Vicente Piqueras
RUINAS EN FLOR
Vivimos entre ruinas, rodeados
de ruinas en flor,
de flores en ruinas.
Vivimos desde siempre
en el fin de los tiempos
y en el primer día de la Creación.
Caminamos sin rumbo
sobre la arena de lo que sentimos.
Y las olas, las horas
y la velocidad a que olvidamos
van borrando nuestras huellas.
Somos sombras que crecen a medida
que cae la tarde.
Antes de que anochezca,
abrázame, amor mío, hazme memoria,
hazte memoria en mí.
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