Per la prima poesia della settimana del nuovo anno, peschiamo dal grande archivio di Casa della poesia “le voci della poesia”, una voce straordinaria della poesia del Novecento. Vi proponiamo e soprattutto vi facciamo ascoltare la voce e una bellissima poesia di Anna Achmatova. dal titolo “Leningrado nel marzo del 1941. La traduzione di Michele Colucci è tratta dal volume “La corsa del tempo” (Einaudi). Apprezzate in Potlatch il testo originale, la traduzione e la voce della grande poeta russa. Prosegue l’impegno di Casa della poesia per una cultura libera e condivisa.
Anna Achmatova
Leningrado nel marzo del 1941
Cadran solaire sulla casa di Ménšicov.
Passa un battello, levando un’onda.
Oh, c’è al mondo qualcosa a me più nota
del bagliore di guglie, del luccichio di queste acque?
Come una fessura, nereggia un vicolo.
Passeri si posano sopra i fili.
E in passeggiate imparate a memoria
non è sventura un sapore di sale.
Traduzione: Michele Colucci
Ленинград в марте 1941
Cadran solaire на Меньшиковом доме.
Подняв волну, проходит пароход.
О, есть ли что на свете мне знакомей,
Чем шпилей блеск и отблеск этих вод!
Как щелочка, чернеет переулок.
Садятся воробьи на провода.
У наизусть затверженных прогулок
Соленый привкус — тоже не беда.
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