Questa settimana le due rubriche “Casa della poesia incontra la Città” e la ormai storica “poesia della settimana” si fondono per rendere omaggio, l’8 marzo, ad una delle donne donne più straordinarie incontrate nel nostro viaggio nella poesia e nel mondo della cultura. Quindi sia in edicola, che su questa pagina, proponiamo una bellissima poesia della meravigliosa Etel Adnan. Prosegue impegno di Potlatch e di Casa della poesia per una cultura libera e condivisa.
Etel Adnan è nata a Beirut, in Libano, nel 1925, da padre siriano mussulmano e madre greca di religione cristiano-ortodossa. Ha studiato Filosofia alla Sorbona e ad Harvard, ha vissuto in California e ora vive a Parigi. Poetessa, scrittrice e pittrice, scrive in francese ed inglese, ma afferma di dipingere in arabo. Cresciuta in uno stimolante universo a cavallo tra Est ed Ovest, è diventata una delle più importanti scrittrici contemporanee, un riferimento della cosiddetta diaspora araba, una pioniera del processo di emancipazione femminile, la grande-dame della letteratura mediorientale. Inizia la nostra storia con lei, con un incontro nella sua casa di Parigi nei primi anni ‘90, una storia editoriale ed organizzativa che ha portato alla costruzione di Casa della poesia, quel luogo ideale e reale nel quale tutti i versi del mondo si incontrano. La poesia che vi proponiamo è tratta da “Love Poems” (Poesie d’amore), la traduzione è di Raffaella Marzano, la registrazione realizzata a Casa della poesia nel 2010 e la foto di copertina è di Salvatore Marrazzo. Continua il nostro viaggio nella storia di Casa della poesia, raccontando attraverso la poesia, incontri ed esperienze.
VIII
La mia mano sulla tua mano
entrambe
nel cavo di
un albero
un cielo a caccia di un altro
cielo
entrambi
divorano atomi
e
vanno sulla luna.
Verde è il colore dello
spazio.
Due labbra assaggiano funghi
e il Colorado River
ossessiona
il villaggio…
dal persistente Mediterraneo
al persistente
Pacifico
tagliamo strade con i nostri piedi
dividiamo bagaglio e
cibo
correndo sempre un secondo
avanti allo scorrere del
Tempo
stiamo viaggiando a
velocità infinita
non abbiamo paura.
Traduzione: Raffaella Marzano
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VIII
My hand on your hand
both
in the hollow of
a tree
one sky chasing another
sky
both
devouring atoms
and
going to the moon.
Green is the color of
space.
Two lips tasting mushrooms
and the Colorado River
haunting
the village…
from the persistent Mediterranean
to the persistent
Pacific
we cut roads with our feet
share baggage and
food
running always one second
ahead of the running of
Time
we are travelling at some
infinite speed
we are not scared.
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