L’ultima “poesia della settimana” del mese di luglio è dedicata ad una delle pietre fondanti di Casa della poesia, Jack Hirschman, una leggenda della controcultura americana e uno dei più grandi poeti contemporanei. La poesia scelta è la bellissima “The Happines / La felicità“, che fa parte del volume “Volevo che voi lo sapeste”. Nella pagina trovate la traduzione di Raffaella Marzano, il testo originale e la bellissima registrazione realizzata a Casa della poesia con Gaspare Di Lieto al pianoforte. La foto di copertina è di Salvatore Marrazzo. Prosegue l’impegno di Casa della poesia e di Potlatch per una cultura libera e condivisa.
Jack Hirschman
La felicità
C’è una felicità, una gioia
nell’anima che è stata
sepolta viva in ciascuno di noi
e dimenticata.
Non si tratta di uno scherzo da bar
né di tenero, intimo umorismo
né di amicizia affettuosa
né un grande, brillante gioco di parole.
Sono i superstiti sopravvissuti
a ciò che accadde quando la felicità
fu sepolta viva, quando essa
non guardò più
dagli occhi di oggi, e non si
manifesta neanche quando
uno di noi muore – semplicemente ci allontaniamo
da tutto, soli
con quello che resta di noi,
continuando ad essere esseri umani
senza essere umani,
senza quella felicità.
Traduzione: Raffaella Marzano
Jack Hirschman
The Happiness
There’s a happiness, a joy
in the soul that’s been
buried alive in everyone
and forgotten.
It isn’t your bar-room joke
or tender, intimate humor
or affections of friendliness
or a big, bright pun.
They’re the surviving survivors
of what happened when happiness
was buried alive, when
it no longer looked out
of today’s eyes, and doesn’t
even manifest when one
of us dies – we just walk away
from everything, alone
with what’s left of us,
going on being human beings
without being human,
without that happiness.
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