Il nuovo appuntamento con “la poesia della settimana” è dedicato ad uno dei massimi poeti ed intellettuali dell’America Latina: Jorge Enrique Adoum. Scomparso nel 2009 è stato uno degli amici più cari di Casa della poesia. La poesia scelta è la terza sezione del bellissimo poemetto “Cartoline del Tropico con donne” (Postales del Trópico con mujeres). La traduzione di Raffaella Marzano, è parte del libro “L’amore disinterrato e altre poesie” (Multimedia Edizioni). Bella e intensa la lettura che vi consigliamo di ascoltare. La registrazione della lettura di Adoum è stata realizzata a Casa della poesia nel corso di “Latinoamericapoesia” nel 2004. Prosegue l’impegno di Casa della poesia e di Potlatch con una cultura libera e condivisa.
JORGE ENRIQUE ADOUM
CARTOLINE DEL TROPICO CON DONNE
III
Le piacevano gli uomini, sanamente, e a loro la birra.
Per questo aprì l’unico bar del paese (una tavola e tre sedie
che teneva nella sala) sul lato della strada, frequentato
dai solitari che parlano tra loro sull’orlo della domenica.
(Gli altri giorni i cani, le galline e i maiali
si rotolano sotto i mobili e un avvoltoio a volte
si abbatte sulla tavola e fissa lì il suo territorio.)
La musica della sua radio rumorosa tra le mosche
arriva a dire che giorno è al carbonaio e alla sua signora
e guarisce il balbuziente dal canto della messa.
I marinai la cercano per sentire un’altra volta un’altra voce,
roca di acquavite e femmina, alla quale attraccano
dopo il viaggio con silenzio di iodio.
Chiede con insistenza di due volte
vedova e senza vedovanza (esageratamente vedova),
e senza capire la geografia orale delle spiegazioni,
dove sono i paesaggi delle cartoline
che qualcuno le mandava. (Le spillava alla porta
con il testo verso l’alto perché le notizie
le piacevano più delle fotografie.)
Chiede dell’uomo che doveva tornare
una domenica sera (da quindici mesi ormai),
che si portò l’orologio del marito (fermo all’ora
in cui fu ucciso da uno sparo) affinché lo riparassero
laggiù lontano disse, dove ci sono buoni orologiai disse,
e i suoi orecchini come pegno che sarebbe tornato
a metterglieli di nuovo (cerimonia nuziale?)
“con queste stesse mani che ti hanno amato ieri notte”
e portarsela in uno di quei paesi perché ridesse.
Chiede perché non è tornato né è tornato
a mandarle cartoline. Dove sta. Perché non viene.
(Se da qui si vede che il mare è piatto che scusa
ha.) Ditegli di venire. Che lui sa
che gli orecchini lo disturberanno all’ora di coricarsi
e che se non si è potuto riparare l’orologio non importa.
In fondo servì solo due volte quando segnò l’ora
in cui qualcuno se ne andava per sempre.
Traduzione di Raffaella Marzano
JORGE ENRIQUE ADOUM
POSTALES DEL TRÓPICO CON MUJERES
III
Le gustaban los hombres, sanamente, y a ellos la cerveza.
Por eso puso el único bar del pueblo (una mesa y tres sillas
que tenía en la sala) a la vera de la calle, frecuentado
por los solitarios que hablan entre ellos al borde del domingo.
(Los demás días los perros, las gallinas y los cerdos
se revuelcan bajo los muebles y un gallinazo a veces
se abate sobre la mesa y fi ja allí su territorio.)
La música de su radio ruidosa entre las moscas
llega a avisarles qué día es al carbonero y su señora
y le sana al tartamudo del canto de la misa.
Los marineros la buscan para oír otra vez otra voz,
ronca de aguardiente y hembra, en la que atracan
después del viaje con silencio a yodo.
Pregunta con insistencia de dos veces
viuda y sin viudedad (demasiadamente viuda),
y sin entender la geografía oral de las explicaciones,
en dónde quedan los paisajes de las postales
que alguien le mandaba. (Las prendía en la puerta
con el texto hacia arriba porque las noticias
le gustaban más que las fotografías.)
Pregunta por el hombre que iba a volver
un domingo de tarde (hace ya quince meses),
que se llevó el reloj del marido (parado en la hora
en que murió de un tiro) para que lo compusieran
allá lejos dijo, donde hay buenos relojeros dijo,
y sus zarcillos como contraseña de que regresaría
a ponérselos de nuevo (¿ceremonia nupcial?)
“con estas mismas manos que te amaron anoche”
y llevársela a uno de esos países para que ría.
Pregunta por qué no ha vuelto ni ha vuelto
a enviar tarjetas. En dónde está. Per qué no viene.
(Si desde aquí se ve que el mar es liso qué pretexto
tiene.) Díganle que venga. Que a él le consta
que los zarcillos le estobaran a la hora de acostarse
y que si no se pudo reparar el reloj no importa.
Total sólo sirvió dos veces cuando indicó la hora
en que alguien se marchaba para siempre.
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