La terza poesia della settimana del mese di maggio è dedicata ad un poeta spagnolo profondamente legato al progetto di Casa della poesia di cui è stato protagonista in svariate circostanze, Juan Vicente Piqueras. La poesia scelta è “Vigilia di restare” (Víspera di quedarse) e fa parte del prossimo imminente volume a cui da il titolo, pubblicato da Multimedia edizioni con la traduzione di Raffaella Marzano. La registrazione della bella lettura di Piqueras è stata realizzata a Casa della poesia e la foto di copertina è di Lola Alarcó. Prosegue l’impegno di Casa della poesia e di Potlatch per una cultuta libera, democratica, condivisa.
Juan Vicente Piqueras
Vigilia di restare
Tutto è pronto: la valigia,
le camicie, le mappe, la vana speranza.
Tolgo la polvere dalle palpebre.
Ho messo all’occhiello
la rosa dei venti.
Tutto è a posto: il mare, l’aria, l’atlante.
Mi manca solo il quando,
il dove, un diario di bordo,
carte delle maree, venti a favore,
coraggio e qualcuno che sappia
amarmi come non so fare io.
La nave che non esiste, lo sguardo,
i rischi, le mani della meraviglia,
il filo ombelicale dell’orizzonte
che sottolinea questi versi sospesivi…
Tutto è pronto: davvero, invano.
Traduzione di Raffaella Marzano
Juan Vicente Piqueras
Víspera de quedarse
Todo está preparado: la maleta,
las camisas, los mapas, la fatua esperanza.
Me estoy quitando el polvo de los párpados.
Me he puesto en la solata
la rosa de los vientos.
Todo está a punto: el mar, el aire, el atlas.
Sólo me falta el cuándo,
el adónde, un quaderno de bitácora,
cartas de marear, vientos propicios,
valor y alguien que sepa
quererme como no sé hacerlo yo.
El barco que no esiste, la mirada,
los peligros, las manos del asombro,
el hilo umbelical del horizonte
que subraya estos versos suspensivos…
Todo está preparado: en serio, en vano.
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