In questo momento nel quale ombre minacciose si ripresentano all’orizzonte, riproponiamo, per la rubrica “la poesia della settimana”, un grande scrittore, poeta, intellettuale latinoamericano, famoso ed amato in tutto il mondo, Mario Benedetti. Il testo scelto è una delle sue poesie più note, “Difesa dell’allegria / Defensa de la alegría”. Abbiamo avuto la fortuna di conoscere Benedetti, scomparso nel 2009, di avere la sua amicizia, di averlo nostro ospite, di aver avuto da lui una donazione di suoi libri per la biblioteca di Casa della poesia, e anche di pubblicare una sua raccolta di racconti. In questa pagina potete leggere, come al solito, il testo originale, la traduzione di Raffaella Marzano e la poesia letta dalla straordinaria voce del poeta. Prosegue l’impegno di Casa della poesia e di Potlatch per una cultura libera e condivisa.
Mario Benedetti
Difesa dell’allegria
Difendere l’allegria come una trincea
difenderla dallo scandalo e dalla routine
dalla miseria e dai miserabili
dalle assenze transitorie
e da quelle definitive
difendere l’allegria come un principio
difenderla dallo stupore e dagli incubi
dai neutrali e dai neutroni
dalle dolci infamie
e dalle gravi diagnosi
difendere l’allegria come una bandiera
difenderla dal fulmine e dalla malinconia
dagli ingenui e dalle canaglie
dalla retorica e dagli arresti cardiaci
dalle endemie e dalle accademie
difendere l’allegria come un destino
difenderla dal fuoco e dai pompieri
dai suicidi e dagli omicidi
dalle vacanze e dalla fatica
dall’obbligo di essere allegri
difendere l’allegria come una certezza
difenderla dall’ossido e dal sudiciume
dalla famosa patina del tempo
dall’insolenza e dall’opportunismo
dai prosseneti della risata
difendere l’allegria come un diritto
difenderla da Dio e dall’inverno
dalle maiuscole e dalla morte
dai cognomi e dalle pene
dal caso
e anche dall’allegria
Traduzione di Raffaella Marzano
Mario Benedetti
Defensa de la alegría
Defender la alegría como una trinchera
defenderla del escándalo y la rutina
de la miseria y los miserables
de las ausencias transitorias
y las definitivas
defender la alegría como un principio
defenderla del pasmo y las pesadillas
de los neutrales y de los neutrones
de las dulces infamias
y los graves diagnósticos
defenderla alegría como una bandera
defenderla del rayo y la melancolía
de los ingenuos y de los canallas
de la retórica y los paros cardiacos
de las endemias y las academias
defender la alegría como un destino
defenderla del fuego y de los bomberos
de los suicidas y los homicidas
de las vacaciones y del agobio
de la obligación de estar alegres
defender la alegría como una certeza
defenderla del óxido y la roña
de la famosa pátina del tiempo
del relente y del oportunismo
de los proxenetas de la risa
defender la alegría como un derecho
defenderla de dios y del invierno
de las mayúsculas y de la muerte
de los apellidos y las lástimas
del azar
y también de la alegría.
Leggi di più su Mario Benedetti