La poesia della settimana propone versi del maggiore poeta italiano di lingua slovena, Marko Kravos. Nato a Montecalvo Irpino, in provincia di Avellino nel 1943, dove i suoi erano confinati durante il fascismo, vive a Trieste. Laureato in lingue e letterature slave, ha scritto molte raccolte di poesia e libri per l’infanzia. Amico di lunga data di Casa della poesia ha pubblicato con Multimedia Edizioni, “Quattro venti / Štirje vetrovi” (2019) e “Cera matria / Matični vosek” (2022). Dal primo di questi libri proponiamo Erbe aromatiche / Dišavnice. Ha scritto il poeta Juan Octavio Prenz «La poesia di Kravos è intrisa di natura, certamente non in senso romantico o come ornamento, bensì natura in funzione esistenziale. Non è assolutamente un oggetto di venerazione o ancor meno di idolatria, con l’uomo in posizione esterna, in un ruolo quasi di spettatore. Al contrario, l’uomo in questo caso è un esperto occhio interno, che sperimenta la natura da dentro e da questo punto di osservazione ne svela i miracoli e le meraviglie». La traduzione è di Darja Betocchi, la foto di copertina di Kajetan Kravos, la registrazione è stata realizzata quest’anno nella casa di Kravos a Trieste. Come al solito in questa pagina trovate testo originale, traduzione e soprattutto la voce del poeta. Prosegue l’impegno di Casa della poesia e di Potlatch per una cultura libera e condivisa.
Marko Kravos
ERBE AROMATICHE
ai primi d’alba
su un letto di lavanda
bello e cieco e ahi,
che imbarazzo e che pudore
era ed è il mio primo amore
il secondo amore
da sotto un rosmarino spuntò
un sacco di tempo perdemmo
per renderci conto
di essere come cane e gatto
cupo profumo, germoglia a stento
l’alloro sotto l’ascella
della mia terza compagna
tante parole e poca pace
nulla da fare: fu un amore fugace
vive, resiste il nostro affetto
mia ultima e unica mia
sa di timo, sa di origano
su un ricamo di sogni
ricordi di broccato
senza aroma arriva, senza senso
l’ora dell’ambra arriva, sterile
ultima ora crudele, ti aspetto
con una moneta d’amore
sotto la lingua d’assenzio
Traduzione: Darja Betocchi
Marko Kravos
DIŠAVNICE
ob jutranjem svitu
na rjuhi iz sivke
lepa in slepa in
ah, ena sama zadrega
bila je bila, ljubezen prva
moja druga ljubica
spod rožmarina zrasla
veliko časa si vzameva
pa nisva daleč prišla
kot pes in mačka
temno diši, nič ne kali
lovor pod pàzduho
z gnezdivko mojo
zdrsneva v tretje slovo
v tretje gre rado
še traja ljubezen sedanja
od timjana, od šetraja
moja zadnja moja edina
iz spozabe spredena
iz svile spomina
brez dùha in sluha pride še
pride jantarni hip, jalovina
čakam te, brezsrčna ura
z novčičem za ljubezen
pod jezikom iz pelina
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