Quello con Martin Matz è stato tra gli incontri più straordinari di Casa della poesia. Le sue liriche eleganti e surreali, il suo fisico imponente, la sua personalità dolcissima e gentile, l’eleganti sequenze di immagini che si ispiravano ad un surrealismo realizzato attraverso l’uso di sostanze allucinogene, ci conquistarono e conquistarono il pubblico italiano.
Martin aveva fatto parte del gruppo storico della beat-generation e poi intrapreso viaggi in Oriente alla ricerca, attraverso l’oppio e altre sostanze, di “allargare l’area della coscienza”, come aveva teorizzato Allen Ginsberg. Da quelle esperienze era tornato, alla fine degli anni Novanta, rientrando nel circuito internazionale dei poeti. Nelle prossime settimane saranno pronti due suoi libri nella collana Tracce di Multimedia Edizioni, So dove gli arcobaleni vanno a morire (una raccolta delle sue poesie più note, da cui è tratta la “poesia della settimana”) e Pipe Dreams (una famosa sequenza di versi scritta in Thailandia sotto l’effetto dell’oppio).
Nella lettura de “Il canto dell’alchimista / The Archimist’s Song”, Martin Matz, è con i musicisti Deep Singh (tabla), Rima Fand (violino), Marlon Cherry (djembe) e Chris Rael (sitar). La traduzione dei due libri e quindi di questa poesia è di Raffaella Marzano, la foto di copertina è del caro amico Bob Yarra. Continua l’impegno di Casa della poesia e di Potlatch per una cultura libera, democratica, condivisa.
MARTIN MATZ
IL CANTO DELL’ALCHIMISTA
AMICO
UN VENTO INASPETTATO HA SOFFIATO
UN FIORE INASPETTATO
ATTRAVERSO IL LOTO DELLA MIA MENTE
E VORREI
CHE TU ED IO
POTESSIMO CONDIVIDERE IN QUESTO MOMENTO
LA FULGIDA DANZA DEL CAMMELLO DI MEZZANOTTE
O L’ECLISSI SPEZZATA
DI UNA STELLA CHE INVECCHIA
SAI CHE SONO NATO
IN UNA CALDA NOTTE D’ESTATE
NEL SEGNO DI UN DRAGO FUMANTE
CON UN TATUAGGIO VAGABONDO CHE SORGE
E UNA LUNA DA BLACKJACK SOPRA DI ME
È STATO IL DESTINO
CHE HA LANCIATO I DADI
E LA FORTUNA DI UN GIOCATORE D’AZZARDO
CHE MI HA AVVOLTO
IN UN SORRISO DI RAGNATELA DA FUMATORE
E MI HA FATTO CADERE SU UN QUALCHE CONFINE
BURMESE NASCOSTO
CON LA PIPA DI BAMBÙ E LA PICCOLA LAMPADA
A MANO
LA MIA BARBA D’ARGENTO
ERA IMPIGLIATA NELL’ALBA
E COSÌ HO PASSATO
GLI ANNI ININTERROTTI
OSSERVANDO ATTENTAMENTE
COME I BRUCHI AL NEON INGRASSAVANO
MANGIANDO SOGNI RUBATI
CHE RIVELAVANO GLI OCCULTI
SEGRETI
CHE HANNO PERMESSO A QUEI
PELOSI STRISCIANTI TERRESTRI
DI FARSI CRESCERE UN PAIO DI ALI
MA IL RICORDO SI AFFIEVOLISCE
TUTTAVIA
NON DIMENTICHERÒ MAI
QUEL POMERIGGIO
TRASCORSO
NELLA TUA CASA SULLE RIVE DEL PING
TENEVI IN OGNI MANO
UN ARNESE D’ARGENTO INTINTO NEL SANGUE DI PAPAVERO
SULLA FIAMMA DI RUBINO DELLA LAMPADA DI GIADA
I TUOI AGHI
ROTEAVANO E GIRAVANO
TESSENDO MAGICI DISEGNI
COME UN FAVOLOSO TAPPETO PERSIANO
MAESTRO STREGONE
HAI LAVORATO LA LINFA PUNGENTE
MENTRE GORGOGLIAVA E SI GONFIAVA
HAI TRASFORMATO LA TECNICA MECCANICA
IN GRANDE ARTE
HAI FORZATO LE SACRE PERLE DELLA
SAGGEZZA
PER CANTARE IL GRANDE CANTO DELL’ALCHIMISTA
DAVANTI AI MIEI OCCHI
TI HO VISTO TRASMUTARE
DUE PILLOLE DI FANGO NERO
IN ORO PURISSIMO
SE POTESSI AVERE UN SOLO DESIDERIO
SAREBBE QUELLO DI INCONTRARTI
DOMANI, SE POTESSI
NEL CENTRO DI VIENTIANE
NEL NEGOZIO DELLA VECCHIA SIGNORA
O MEGLIO ANCORA
NELLA TANA DEL MAESTRO CINESE
DOVE POTREMMO
PARLARE E FUMARE ORO NERO
FINO A CHE IL
MONDO AVRÀ FINE
Traduzione: Raffaella Marzano
Martin Matz, So dove gli arcobaleni vanno a morire,
Tracce, Multimedia Edizioni, 2025.
MARTIN MATZ
THE ALCHEMIST’S SONG
FRIEND
AN UNEXPECTED WIND HAS BLOWN
AN UNEXPECTED FLOWER
ACROSS THE LOTUS OF MY MIND
AND I WISH
THAT YOU AND I
COULD SHARE RIGHT NOW
THE MIDNIIGHT CAMEL’S FULGUROUS DANCE
OR THE RUPTURED ECLIPSE
OF AN AGING STAR
YOU KNOW I WAS BORN
ONE HOT SUMMER NIGHT
IN THE SIGN OF A STEAMING DRAGON
WITH A VAGRANT TATTOO RISING
AND A BLACKJACK MOON ABOVE
IT WAS DESTINY
THAT ROLLED THE DICE
AND A GAMBLER’S LUCK
THAT WRAPPED ME UP
IN A SMOKER’S COBWEB SMILE
AND DROPPED ME ON SOME HIDDEN
BURMESE EDGE
WITH BAMBOO PIPE AND TINY LAMP
AT HAND
MY SILVER BEARD
WAS TANGLED INTHE DAWN
AND SO I PASSED AWAY
THE SEAMLESS YEARS
CAREFULLY OBSERVING
HOW NEON CATERPILLARS GREW FAT
BY EATING STOLEN DREAMS
WHICH REVEALED THE OCCULT
SECRETS
THAT ENABLED THOSE
HAIRY EARTHBOUND CRAWLERS
TO GROW A PAIR OF WINGS
BUT THE MEMORY GROWS DIM
HOWEVER
I SHALL NEVER FORGET
THAT AFTERNOON
I SPENT
IN YOUR HOUSE ON THE BANKS OF THE PING
IN EACH HAND YOU HELD
A SILVER TOOL DIPPED IN POPPY BLOOD
ABOVE THE JADE LAMP’S RUBY FLAME
YOUR NEEDLES
TWIRLED AND SPUN
WEAVING MAGIC PATTERNS
LIKE SOME FABLED PERSIAN CARPET
MASTER WIZARD
YOU WORKED THE PUNGENT SAP
AS IT BUBBLED AS IT SWELLED
YOU TURNED MECHANICAL TECHNIQUE
INTO GREAT ART
FORCED THE SACRED PEARLS OF
WISDOM
TO SING THE ALCHEMIST’S GREAT SONG
BEFORE MY EYES
I WATCHED YOU TRANSMUTE
TWO PILLS OF BLACK MUD
INTO THE PUREST GOLD
IF I COULD HAVE ONE WISH
IT WOULD BE TO MEET
YOU TOMORROW IF I COULD
IN DOWNTOWN VIENTIANE
AT THE OLD WOMAN’S SHOP
OR BETTER YET
AT THE CHINESE MASTER’S DEN
WHERE WE COULD
TALK AND SMOKE BLACK GOLD
UNTIL THE
WORLD COMES TO AN END
Martin Matz, Pipe Dreams,
Tracce, Multimedia Edizioni, 2025.
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