Una delle ultime “poesie della settimana” del 2024 è dedicata ad uno dei fondatori del movimento beat negli Stati Uniti (era uno dei cinque poeti alla “Six Gallery Reading” di San Francisco, nel 1955, quando Allen Ginsberg detonò l’Urlo che fece conoscere al mondo la Beat Generation) Michael McClure (1932-2020). Michael è stato amico e ospite di Casa della poesia, presente nel progetto “Altre Americhe” nel maggio 2008. Incredibilmente uno dei più famosi e conosciuti protagonisti della cultura americana non è mai stato pubblicato in Italia. E allora, nelle prossime settimane Multimedia Edizioni darà alle stampe l’insieme delle poesie che proprio in quell’occasione Michael lesse a Salerno accompagnato al pianoforte da Gaspare Di Lieto. Per quest’occasione invece riproponiamo “Rose spagnole / Spanish Roses“ in una indimenticabile registrazione realizzata nel 1993 insieme a Ray Manzarek, il tastierista dei mitici The Doors (Michael era stato il mentore di Jim Morrison), in un disco dal titolo “Michael McClure & Roy Manzarek: Love Lion”. Ascoltate la poesia e l’interazione tra i due, perché è un vero “viaggio”. La traduzione è di Raffaella Marzano. La foto di copertina (McClure nella biblioteca di Casa della poesia) è di Ugo Di Pace. Prosegue l’impegno di Casa della poesia e di Potlatch per una cultura libera e condivisa.
Michael McClure
Rose Spagnole
VENIAMO DAL NULLA ED È NEL NULLA
CHE ANDIAMO
Non c’è nemmeno oscurità dove andiamo;
nessuna luce d’argento o neve scintillante;
nessun profumo di rose spagnole;
né notte sulla città;
e quando sto in piedi, so di essere caduto.
Sono in cima a un precipizio.
Non
disapprovarmi.
A volte è dura qui.
La mente fa rughe e disapprova.
Sei il mio Tesoro Adorato; qui sarò un uomo
non un dannato clown.
A volte scivolo ma non cado.
Non c’è nemmeno oscurità dove andiamo
ma io qui sono un uomo, sono l’uomo che conosci.
Siamo venuti dal nulla ed è nel nulla
che andiamo.
Traduzione di Raffaella Marzano
Michael McClure
Spanish Roses
WE COME FROM NOWHERE AND IT’S NOWHERE WHERE WE GO.
There’s not even blackness where we go;
no silver light or sparking snow;
no smell of Spanish roses;
no night upon the town;
and when I stand up, I know I’ve fallen down.
I’m on a cliff top.
Don’t
send
me
a frown.
Sometimes it’s hard here.
The mind makes wrinkles and a frown.
You’re my Lovin Darling; I’ll be a man here
not some goddamn clown.
Sometimes I slip but I’m not falling down.
There’s not even blackness where we go
but I’m a man here, I’m the man you know.
We come from nowhere and it’s nowhere
where we go.
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