Nuovo appuntamento con “la poesia della settimana” con i versi di un grande poeta haitiano, Paul Laraque. La deliziosa, tenera poesia, tradotta da Giancarlo Cavallo è “Bambina che gioca alla campana / Fillette à la marelle“. Trovate in questa pagina, insieme alla traduzione, il testo originale e soprattutto la lettura di Laraque effettuata nel corso delle presentazione del suo libro “La sabbia dell’esilio” da noi pubblicato un po’ di anni fa. Prosegue l’impegno di Casa della poesia e di Potlatch per una cultura del dono e della condivisione.
PAUL LARAQUE
Bambina (che gioca) alla campana
L’unico piede
d’appoggio
urta la pietra piatta
ne misura lo scatto
ombrello
sull’alba della coscia
la gonna gonfia
come una bussola folle
e il volo sospeso delle ali
per bilanciare la gamba ripiegata
la cadenza esita e si assesta
ogni passo verso me comporta il rischio di una caduta
ed ogni secondo di azzardo è la nostra fortuna in equilibrio
Traduzione: Giancarlo Cavallo
PAUL LARAQUE
Filette à la marelle
Ton pied unique
Buté
Cognant la pierre plate
En mesure l’élan
Parapluie
Sur l’aube de ta cuisse
Ta jupe gonflée
Comme une boussole folle
Et le vol suspendu des ailes
Pour l’équilibre de la jambe ramenée
Ta cadence hésite et s’affirme
Tout pas vers moi porte le risque d’une chute
Et chaque seconde de hasard est notre chance balancée
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