In questo momento così difficile di isolamento necessario e forzato, di perdita di identità di gruppo, proviamo almeno virtualmente a mantenere insieme la nostra piccola comunità offrendo contenuti nuovi e significativi dal nostro grande archivio. Tutta la “famiglia” di Casa della poesia (poeti, operatori culturali, amici, lettori, appassionati e la redazione di Potlatch) si stringe in un abbraccio virtuale che trova nella poesia una forma di resistenza, di riflessione, di consolazione, d’amore, di aiuto, di lotta e di speranza. Dall’eremo di Casa della poesia, in questa rubrica “la poesia che ci salva”, non poteva mancare Agneta Falk. La poesia scelta è “Mano / Hand” in una bella lettura dell’autrice con Claudio De Angelis (chitarra acustica), registrata nel corso di Napolipoesia nel Parco nel 2005. La traduzione di Raffaella Marzano è parte del libro “It’s Not Love, It’s Love” (Multimedia Edizioni, 2000). Augurandoci di venir fuori presto da questo incubo, invitiamo come farebbe Izet Sarajlić a stare insieme, uniti e a passeggiare almeno in una poesia. Prosegue l’impegno di Casa della poesia e di Potlatch per una cultura libera e condivisa.
Agneta Falk
Mano
Le pareti di questa stanza ripiegano
con discrezione le orecchie
al rumore delle porte
che si aprono e chiudono,
i cardini cigolano
nella notte con la ruggine ai piedi.
Il suo corpo si apre
alla luce che lui le riversa
dentro e insieme
viaggiano sui viali
di pianto ancestrale,
attraverso la cima degli alberi la luce
colpisce delicatamente la loro carne
esposta. Lui mette la mano
nella sua anima come un bacio,
precipitandola
attraverso foreste e radure
in quella luce sbiadita
della tundra in cui
alla fine lei cammina
nelle orme di lui
da sola.
Traduzione di Raffaella Marzano
Agneta Falk
Hand
The walls of this room discreetly
fold back its ears
to the sound of doors
opening and closing,
hinges creaking in
the night with rust on its feet.
Her body opens
to the light he pours
into her and together
they travel the alleyways
of ancestral weeping,
the light through the treetops
striking softly at their compound
flesh. He puts his hand
in her soul like a kiss,
sending her tumbling
through forests and glades
into that bleached light
of the tundra where
finally she walks
in his foot-steps
alone.
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