IIn questo momento così difficile di isolamento necessario e forzato, di perdita di identità di gruppo, proviamo almeno virtualmente a mantenere insieme la nostra piccola comunità offrendo contenuti nuovi e significativi dal nostro grande archivio. Tutta la “famiglia” di Casa della poesia (poeti, operatori culturali, amici, lettori, appassionati e la redazione di Potlatch) si stringe in un abbraccio virtuale che trova nella poesia una forma di resistenza, di riflessione, di consolazione, d’amore, di aiuto, di lotta e di speranza. Dall’eremo di Casa della poesia, in questa rubrica “la poesia che ci salva”, non poteva mancare Izet Sarajlić con “La crisi della poesia d’amore / Kriza ljubavne poezije“, augurandoci di venir fuori presto da questo incubo, invitiamo proprio come scriveva Izet a stare insieme, uniti e a passeggiare “almeno in questa poesia”. Seguite queste pagine di Potlatch, ci saranno continue novità. La foto nella pagina sono di Mario Boccia. A presto
Izet Sarajlić
La crisi della poesia d’amore
Avendo paura
di essere definiti fuori moda
i giovani non scrivono più
poesie d’amore.
Noi vecchi
dovremo
scriverle
per loro.
Non sarà la prima volta
che il ruolo di Cristiano
viene affidato a Cirano.
1987 – 1989
Traduzione: Sinan Gudžević e Raffaella Marzano
Izet Sarajlić
Kriza ljubavne poezije
Plašeci se
da ne budu proglašeni za staromodne
mladici više uopšte
ne pišu ljubavne pjersme.
Moracemo
mi starci
za nijih
da ih napišemo
Nece biti prvi put
da ulogu Kristijana
igra Sirano
1987 – 1989
Lascia un commento