In questo momento così difficile di isolamento necessario e forzato, di perdita di identità di gruppo, proviamo almeno virtualmente a mantenere insieme la nostra piccola comunità offrendo contenuti nuovi e significativi dal nostro grande archivio. Tutta la “famiglia” di Casa della poesia (poeti, operatori culturali, amici, lettori, appassionati e la redazione di Potlatch) si stringe in un abbraccio virtuale che trova nella poesia una forma di resistenza, di riflessione, di consolazione, d’amore, di aiuto, di lotta e di speranza. Dall’eremo di Casa della poesia, in questa rubrica “la poesia che ci salva”, che coinvolge tanti amici poeti, vi proponiamo “Le necessità / As necessidades” del poeta brasiliano Lêdo Ivo, una poesia tratta dal libro “Illuminazioni” (Multimedia Edizioni, 2001). La traduzione è di Vera Lúcia de Oliveira. Augurandoci di venir fuori presto da questo incubo, invitiamo come farebbe Izet Sarajlić a stare insieme, uniti e a passeggiare almeno in una poesia. Prosegue il nostro impegno per una cultura libera, diffusa, democratica.
Lêdo Ivo
Le necessità
Una porta chiusa non è sufficiente perché un uomo
nasconda il suo amore. Egli necessita anche di una porta aperta
per poter partire e perdersi nella folla quando questo amore esploderà
come un barile di polvere nell’arsenale raggiunto dal fulmine.
Un tetto non basta perché un uomo sia protetto
dal calore e dalla tempesta. Per sfuggire al lampo
egli ha bisogno di un corpo steso sul letto
e a portata della sua mano ancora timorosa
di avanzare nel buio quando la pioggia cade nel silenzio del mondo come un frutto aperto
fra due tuoni.
Nella notte che declina, nel giorno che nasce,
l’uomo ha bisogno di tutto: dell’amore e del fulmine.
Traduzione: Vera Lúcia de Oliveira
Lêdo Ivo
As necessidades
Uma porta fechada não é suficiente para que o homem
esconda o seu amor. Ele também necessita de uma porta aberta
para poder partir e se perder na multidão quando esse amor explodir
como o barril de pólvora no arsenal alcançado pelo raio.
Um telhado não basta para que o homem se proteja
do calor e da tempestade. Para fugir ao relâmpago
ele precisa de um corpo estendido na cama
e ao alcance de sua mão ainda temerosa
de avançar no escuro quando a chuva cai no silêncio do mundo aberto come uma fruta
entre dois estrondos.
Na noite que declina, no dia que nasce,
o homem precisa de tudo: do amor e do raio.
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