La nuova “poesia della settimana” del mese di aprile è un frammento da “Insonnia su Duke Ellington Boulevard / Insomnia On Duke Ellington Boulevard” di Ira Cohen. Ira è stato uno dei personaggi più importanti ed interessante dell’underground newyorchese. Poeta, fotografo, regista, performer, grande viaggiatore, interessato ai misticismi orientali e ai fenomeni di trance è stato un amico del progetto di Casa della poesia. La traduzione è di Raffaella Marzano e la registrazione è stata realizzata ad Amalfi nel corso di “Parole di mare” nel 2000. Prosegue attraverso Potlatch il progetto di condivisione e diffusione dei materiali raccolti nell’archivio di Casa della poesia.
IRA COHEN
da: Insonnia su Duke Ellington Boulevard
Se riuscissi a ricordare solo una frazione
di quello che ho detto a telefono
Se lui potesse togliersi i vestiti
e sedersi sulle rive del Ganga
Se lei potesse vedere il profilo di Calibano
nel fumo sui campi petroliferi
Se potessimo prendere e partire per il Madagascar
Se loro la smettessero di uccidersi l’un l’altro
e svegliarsi domani mattina
con una nuova visione
io ficcherei la testa in una macchina tipografica
e sul giornale di domani potreste leggere oggi:
EXTRA! EXTRA!
Leggete i particolari
Dimostratisi utili i cervelli dei poeti!
P.S. A volte quando la prendo la mia penna
fa sgocciolare oro sulla tovaglia.
Traduzione di Raffaella Marzano
IRA COHEN
from: Insomnia On Duke Ellington Boulevard
If I could remember just a fraction
of what I said on the telephone
If he could take his clothes off
and sit on the banks of the Ganga
If she could see the profile of Caliban
in the smoke over the oilfieds
If we could just take off & go to Madagascar
If they would stop killing each other
and wake up tomorrow morning
w/ a new vision
I would stick my head in a printing press
and you could read tomorrow’s paper today:
EXTRA! EXTRA!
Read all about it
Poets’ brains prove to be useful!
P.S. Sometimes when I pick up my pen
it leaks gold all over the tablecloth.
Lascia un commento