Dopo una piccola interruzione dovuta a ragioni tecniche riprende “la poesia della settimana” con uno dei più grandi poeti italiani del Novecento, Giuseppe Ungaretti, approfittando dei seminari organizzati in questo periodio sul poeta, La poesia è la sua bellissima, intensa, commovente “La madre” scritta nel 1930 in occasione della morte della madre, che potete ascoltare dalla inconfondibile voce del poeta. Dal grande archivio sonoro di Casa della poesia e in Potlatch prosegue l’impegno per una cultura libera e condivisa.
Giuseppe Ungaretti
LA MADRE
E il cuore quando d’un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d’ombra
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.
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