La poesia della settimana è dedicata ad uno dei maggiori poeti sloveni della generazione nata alla fine degli anni Venti, Tone Pavček. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, di averlo nostro ospite in alcune manifestazioni prima della sua scomparsa avvenuta nel 2011. La poesia scelta è la bellissima “Parole semplici / Preproste besede” che vi presentiamo in lingua originale, nella traduzione della grande Jolka Milič e dalla voce del poeta (la registrazione è stata realizzata nel corso di Napolipoesia 1999). Prosegue l’impegno di Casa della poesia e di Potlatch per una cultura libera e condivisa.
Tone Pavček
Parole semplici
C’è bisogno di molte parole semplici
come:
pane,
amore,
bontà,
per non sviare dalla retta via
sugli incroci,
accecati dall’oscurità.
C’è bisogno di molto silenzio, di silenzio
fuori e dentro di noi,
per udire la voce,
la flebile, timida e sommessa voce
dei colombi,
delle formiche,
della gente,
dei cuori
e delle loro pene
in mezzo a ingiustizie e guerre
in mezzo a tutto quello
che non è
pane, amore
e nemmeno bontà.
Silenzio,
silenzio. Solo i cuori
seguano il tempo
e traccino il cammino.
Traduzione: Jolka Milič
Tone Pavček
Preproste besede
Treba je mnogo preprostih besed
kakor kruh,
ljubezen,
dobrota,
da ne bi slepi v temi
na križpotjih zašli
s pravega pota.
Treba je mnogo traine, traine
zunaj in znotraj nas,
da bi slišali glas,
tihi, plahi, pojemajoči glas
golobov,
mravelj,
ljudi
src in njih bolečine
sredi krivic in vojska,
sredi vsega tega,
kar ni
kruh,
ljubezen
in ne dobrota.
Tišine, tišine
Srca samo
naj merijo čas,
kažejo pota.
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