Settimo appuntamento della rubrica, IMAGO POETRY, curata da Casa della poesia e parte del progetto “La Biblioteca vive nel quartiere”, finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, realizzato dalla Biblioteca emeroteca di Villa Carrara del Comune di Salerno (capofila) in partenariato con le Associazioni: Casa della poesia, Saremo alberi, Marea, Bruno Zevi e Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana.
La rubrica IMAGO POETRY pubblica, ma soprattutto condivide e diffonde poesie in video selezionate, montate, tradotte e sottotitolate provenienti dal grande archivio di Casa della poesia.
Tra gli incontri straordinari nel corso di questi venticinque anni, vogliamo ricordare in questa rubrica quello con Josip Osti, che ci riempie oggi di gioia e di lacrime. La gioia è dovuta all’aver incontrato e aver ricevuto l’amicizia di uno dei più grandi poeti europei contemporanei, lacrime per la perdita avvenuta pochi mesi fa, dopo una lunga malattia alla quale aveva resistito con coraggio e sempre dedicandosi alla sua “missione” scrivere. Josip Osti era come un fratello per noi di Casa della poesia, e noi per lui “la famiglia italiana”. Un gigante della poesia europea, un uomo meraviglioso. Seguendo i passi di Izet Sarajlć, Josip era un poeta dell’amore, meravigliose le sue poesie amorose, sensuali, ma anche cariche di ironia, e come Sarajlić aveva dovuto raccontare, facendosene carico, la dissoluzione del suo paese, la guerra, il disintegrarsi di un mondo e di una lingua. Nato a Sarajevo era poi diventato cittadino sloveno assumendone anche la lingua. Tante le occasioni vissute insieme, tante letture, partecipazioni a festival, presentazioni (abbiamo avuto l’onore di pubblicare 5 suoi libri), viaggi. Indimenticabile il brindisi una mattina con un bicchiere di poderoso teran nel “giardino magico” della sua casa di Tomaj, dove ogni oggetto, ogni angolo ancora oggi racconta di lui, delle sue mani, delle sue passioni, delle sue visioni. Non potremo dimenticare Josip e faremo di tutto per poterlo ricordare a tutti gli amanti della poesia. Amico caro, “albero che cammina, corre vola”, come tu hai scritto “l’amore mi ha fatto poeta” e di quell’amore siamo e saremo testimoni.
La poesia scelta per questa rubrica è la bellissima “Siromaštvo me je obogatilo / La povertà mi ha arricchito”, poesia che vi proponiamo in video. La registrazione è stata realizzata nel corso degli Incontri internazionali di poesia di Sarajevo, nel 2011. Il filmato è stato realizzato da Pier Paolo Iagulli. La traduzione è della immensa Jolka Milič (anche lei purtroppo scomparsa quest’anno). La foto di copertina è di Salvatore Marrazzo.
Josip Osti
LA POVERTÀ MI HA ARRICCHITO
La povertà mi ha arricchito. Oggi per me
ogni briciola è un pane intero. Fragrante.
Soffice. Caldo. Una goccia d’acqua è un lago, un mare.
La seta azzurra che avvolge il corpo della mia
donna nuda. Il sorriso è un dono che illumina
perfino un giorno grigio e piovoso. Come se
qualcuno mi avesse strappato gli occhi coi quali guardavo
fino a poco fa. Finalmente riesco a vedere veramente. Come
Omero vedo il mondo terrestre e quello celeste.
Vivo con i miei morti. Mi consola la loro
serenità. Anche la mia ferita è solo un marchio
col quale si riconoscono quelli che la vita
ha prescelto. Perché non vedano ciò che agli altri
sembra di capire.
*
Traduzione: Jolka Milic
*
Josip Osti
SIROMAŠTVO ME JE OBOGATILO
Siromaštvo me je obogatilo. Svaka mrva
meni je, danas, cijeli kruh. Mirisan.
Mek. Topao. Kap vode – jezero, more.
Plava svila koja omotava tijelo moje
gole žene. Smiješak – dar od kojeg se
razvedri i siv, kišan dan. Kao da mi je
netko iskopao oči, kojima sam, donedavno,
gledao. Progledao sam, napokon. Kao Homer
vidim zemaljski, vidim nebeski svijet.
Živim sa svojim mrtvima. Tješi me njihova
vedrina. I moja rana samo je znak
po kojem se prepoznaju oni koje je život
izabrao. Da ne vide ono što se drugima
čini da razumiju.