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La poesia della settimana è I figli della libertà di Maram al-Masri. Vogliamo rendere omaggio alla poetessa franco-siriana che ha appena ricevuto la cittadinanza onoraria di Baronissi. Maram è tra i poeti più presenti nei progetti di Casa della poesia. Nata a Lattakia, vive a Parigi da molti anni, ha subito l’esilio e l’impossibilità di tornare nel suo paese. Un regime brutale le ha negato i diritti e ne ha fatto un bersaglio. Maram intanto è diventata uno dei punti di riferimento letterari di mondi in rivolta, di aneliti di libertà e di democrazia, dei processi di emancipazione femminile. La caduta del regime di Assad accende una speranza nella Siria da ricostruire. La poesia fa parte del libro “Arriva nuda la libertà” scritto qualche anno fa all’accendersi della rivolta contro il dittatore, ma potrebbe far riferimento a qualsiasi conflitto. La traduzione è di Bianca Carlino, la foto di copertina di Salvatore Marrazzo. Prosegue l’impegno di Casa della poesia e di Potlatch per una cultura libera, democratica, condivisa.
30
I figli della Libertà
non indossano abiti di cotone
la loro pelle presto si abitua alla ruvida stoffa.
I figli della Libertà
indossano abiti usati
e ai piedi scarpe troppo grandi
oppure nudità e ferite.
I figli della Libertà
non conoscono il sapore delle banane
né delle fragole
ma soltanto quello del pane duro
intriso con acqua di Pazienza.
La sera
i figli della Libertà
non fanno il bagno caldo
non giocano con le bolle di sapone
giocano con gli pneumatici
con i sassolini
e con i resti delle bombe.
Prima di andare a letto
i figli della Libertà
non lavano i denti
non ascoltano le favole
di principi e principesse.
Ascoltano il frastuono della paura e del freddo
sui marciapiedi
davanti alle porte delle loro case distrutte
negli accampamenti
o
nelle tombe.
I figli della Libertà
come tutti i bambini del mondo
aspettano
il ritorno della madre.
Traduzione: Bianca Carlino
30
أطفال الحرية
لا يلبسون الملابس القطنية
أطفال الحرية جلدهم تعود سريعا على القامش الخشن
ملابسهم مستعملة
وأحذيتهم كبرية
وغالبا ما ينتعلون العراء والجروح
أطفال الحرية
لا يعرفون طعم الموز
ولا الفريز
فقط الخبز اليابس معجونا
ً مباء الصبر
مساء
أطفال الحرية
لا يأخذون حامما دافئا
ولا يلعبون بكرات الصابون الملونة
هم يلعبون بدواليب الكاوتشوك
بالحصى
وببقايا القنابل
وقبل النوم
أطفال الحرية
لا ينظفون أسنانهم
ولا يستمعون لحكايا
الأمراء والأمريات
على الأرصفة هم ينصتون لضجة الخوف والبرد
أمام أبواب بيوتهم المدمرة
أوفي المخيامت
في المقابر
أطفال الحرية
ينتظرون
ككل أطفال العامل
مجيء أمهم أليهم
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